- Pesano in Italia il calo della produzione di auto e l’atteggiamento negativo degli ultimi governi rispetto alla transizione ecologica; rimangono ostacoli storici come l’incertezza normativa
- I due progetti con maggiore visibilità mediatica – le supercar di Silk EV e le batterie di Italvolt – alla prova dei fatti si sono rivelati inconsistenti
- I big dei componenti auto sono pochi e poche sono anche le aziende che fanno ricerca e dispongono di tecnologie avanzate
La transizione alla mobilità elettrica nel settore auto sta attirando in Europa un volume crescente di investimenti, specialmente dalla Cina; purtroppo, come è avvenuto spesso in passato, l’Italia resta tagliata fuori. Pesano il calo della produzione di auto e l’atteggiamento negativo degli ultimi governi rispetto alla transizione ecologica; rimangono poi ostacoli storici come l’incertezza normativa e l’incapacità dei governi di operare attivamente nei confronti dei possibili investitori. L’o



