- 320 milioni di euro distribuiti ai comuni per interventi di efficienza energetica su edifici pubblici. Apparentemente un successo il decreto del ministero dell’Ambiente, in realtà i risultati sono deludenti
- I comuni non sono tutti uguali, assegnare risorse per piccoli progetti in ognuno degli 8mila enti locali non aiuta ad affrontare le priorità e a premiare interventi che davvero consentano di premiare la riduzione di consumi ed emissioni
- Il governo invece di chiedere proroghe a Bruxelles dovrebbe fissare obiettivi e criteri con cui spendere i tre miliardi di euro di RepowerEU, aprire un confronto con i comuni e il parlamento
Mentre continua il confronto sul Pnrr, e ci si interroga su ritardi e capacità di spesa delle risorse pubbliche, può essere interessante analizzare i provvedimenti più recenti che qualche risultato lo hanno già prodotto. Un esempio sono i 320 milioni di euro che il ministero dell’Ambiente aveva stanziato nella precedente legislatura, a valere su fondi della programmazione europea, per interventi di efficienza energetica su edifici dei comuni. Apparentemente un’operazione esemplare, con bando



