- L’inflazione taglia i redditi di dipendenti e pensionati; non possono scaricare su altri il maggior costo della vita, e pagano pure il grosso dell’imposta sul reddito.
- Per una volta che, dopo decenni, il lavoro può aumentare la propria quota di valore aggiunto, la politica monetaria gli spunta l’arma in mano. Lo fa, per la teoria classica, perché altrimenti l’inflazione continuerà a taglieggiare i dipendenti.
- La segretaria Pd, Elly Schlein, è ancora cauta, vorrà capire come reagirà un partito affidatole non dagli iscritti, ma dagli elettori. Ora deve entrare in partita e il momento apre ampi spazi per una battaglia che è nelle corde del Pd: un salario minimo fissato dalla legge.
L’inflazione taglia i redditi di dipendenti e pensionati; non possono scaricare su altri il maggior costo della vita, e pagano pure il grosso dell’imposta sul reddito. Autonomi e imprese possono invece traslare su altri gli aumenti e l’imposta possono evaderla alla grande. Le banche centrali, vedendo la “grande dimissione” e le difficoltà delle imprese nella ricerca di personale, temono l’avvio di una spirale prezzi/salari. Per fermarla, anche la Banca centrale europea aumenta i tassi a breve



