LO SCIOPERO

I taxi continuano le proteste per restare senza veri controlli

LaPresse
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  • Lo sciopero dei tassisti ha visto la presenza di migliaia di persone che si sono avvicinate anche a Palazzo Chigi.
  • Il monitoraggio sulla qualità del servizio resta molto sfumato. C’è il livello dell’autorità nazionale e quello dei Comuni, ma nei fatti incidono di più le applicazioni digitali che prevedono la pubblicazione di recensioni.
  • A Roma c’è un apposito ufficio che raccoglie i reclami degli utenti su eventuali disservizi subiti sul taxi durante la corsa. Ma l’ufficio non è molto noto alla cittadinanza.

I tassisti non accettano alcuna mediazione. Hanno deciso di andare avanti con le proteste, mettendo sul tavolo la precondizione di stralciare l’articolo 10 dal disegno di legge Concorrenza: quello che prevede la riforma del settore. Nessuna altra soluzione, prospettata dal governo, è considerata accettabile. E d’altra parte l’esecutivo non vuole cedere su tutta la linea. La conseguenza è che lo scontro prosegue. La giornata di ieri è stata la prima dello sciopero annunciato che proseguirà an

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