- La valuta della Turchia ha toccato minimi storici per una serie di undici sedute portando le sue perdite dall’inizio dell’anno al 43 per cento, con un calo del 23 per cento dall'inizio della scorsa settimana. Una débâcle.
- Il partito di opposizione Chp ha chiesto elezioni anticipate per fermare la dissennata politica monetaria di Erdoğan. L’annuncio di un vago intervento di sostegno degli Emirati Arabi Uniti in favore della Turchia ha ridato temporaneamente fiato alla lira.
- Il governo di Ankara punta sul ruolo strategico nel dossier dei rifugiati per avere il sostengo dell’Europa ma potrebbe non essere sufficiente.
La Turchia potrebbe diventare presto l’Argentina del mar Egeo se la banca centrale non decide in fretta di cambiare rotta di politica monetaria. Possibile per un paese composta da 85 milioni di abitanti, in maggioranza giovani, e con una struttura industriale profondamente integrata con l’Unione europea, maggior partner commerciale del paese sul Bosforo? Eppure l’ipotesi comincia farsi largo tra gli analisti dopo che Recep Tayyip Erdoğan ha costretto una serie di governatori della Banca centr



