Il 2 giugno è «un giorno che ci ricorda chi siamo: un popolo fiero, capace di rialzarsi dopo le prove più dure, tenendo saldi i valori della libertà, dell'unità e dell'identità nazionale», dice la premier. Sui referendum: «Vado a votare ma non ritiro la scheda, è una delle opzioni». Poi ringrazia il capo dello stato per le parole su Gaza
Le più alte cariche dello stato celebrano oggi il 79esimo anniversario della Repubblica. Come di consueto il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha deposto in mattinata una corona d’alloro sulla tomba del Milite ignoto, prima di partecipare alla parata militare ai Fori Imperiali insieme alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, i presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
Quest’ultimo ha definito in un messaggio la Repubblica come «la casa comune di tutti gli italiani: fondata sulla Costituzione, nata nel 1948, sui valori della libertà, dell'uguaglianza, della solidarietà, della pace».
Il messaggio di Meloni
«Il 2 giugno celebriamo la nascita della nostra Repubblica. Un giorno che ci ricorda chi siamo: un popolo fiero, capace di rialzarsi dopo le prove più dure, tenendo saldi i valori della libertà, dell'unità e dell'identità nazionale. Celebrare l'Italia oggi significa onorare chi ha dato la vita per difenderla, e chi ogni giorno la serve con coraggio, dedizione e silenzioso orgoglio - prosegue la premier – Essere italiani vuol dire appartenere a qualcosa di grande, che va difeso, amato, trasmesso», ha detto la premier Giorgia Meloni.
A margine della parata, Meloni ha commentato le dichiarazioni della vigilia di Mattarella sulla situazione in Medio Oriente. Il capo dello stato ha chiesto un immediato cessate il fuoco e di rispettare i diritti del popolo palestinese. «Sono state importanti e sono in linea con quello che ha già detto il governo», ha detto Meloni. «Ringrazio il presidente della Repubblica, sono d'accordo con lui».
La premier è poi intervenuta anche sui referendum su cittadinanza e lavoro che si terranno l’8 e il 9 giugno. «Vado a votare ma non ritiro la scheda, è una delle opzioni», ha detto.
Le dichiarazioni di Mattarella
«Settantanove anni or sono, il popolo italiano decretava, con il suo voto, la nascita della Repubblica, al culmine di un lungo percorso iniziato con la guerra di Liberazione. Con il referendum del 2 giugno 1946, gli italiani scelsero di proseguire in un cammino verso la affermazione di valori di libertà, democrazia e pace, trasfusi nella Costituzione che di lì a poco avrebbe visto la luce. Valori sui quali si fonda la nostra comunità civile e ai quali si rivolgono tutte le istituzioni chiamate ad operare in favore della collettività». È il messaggio, invece, del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Il capo dello Stato ha anche ringraziato le Forze armate per il loro lavoro. «Valori alla base dell'azione delle Forze Armate, con il loro contributo alla cornice di sicurezza in Italia e nel contesto internazionale. La Repubblica è grata per il loro impegno alle donne e agli uomini delle Forze Armate, per i preziosi compiti ai quali, con abnegazione, assolvono in Patria e all'estero in una realtà che presenta crescenti minacce che sollecitano la solidarietà e la cooperazione in sede europea e atlantica. L'Italia è fermamente schierata a sostegno di quanti operano affinché prevalgano i principi del diritto internazionale contro ogni aggressione e prevaricazione».
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