Il conclave per ora può attendere, almeno fino alla fine delle esequie di papa Francesco non si avranno informazioni troppo dettagliate su tempi e modalità dell’elezione del successore.

Giovedì 24 aprile, infatti, si è tenuta la terza congregazione dei cardinali, presenti 113 su 252 componenti l’intero collegio cardinalizio. Non molti, quindi, se si considera che alle congregazioni generali possono partecipare tutti i cardinali, sia quelli con diritto di voto, al di sotto degli ottant’anni, sia coloro che ne hanno di più e non possono entrare in conclave. In base a quanto ha fatto sapere la Santa Sede, la maggioranza dei cardinali presenti era composta da quanti avevano superato la fatidica soglia degli 80. Al contempo, tuttavia, si è appreso che è cominciata la discussione sul futuro della chiesa, 34 gli interventi in mattinata, e dunque di fatto si è aperta la fase di dibattito che precede l’inizio del conclave.

Nel frattempo è continuato incessante il flusso di pellegrini, di fedeli e di gente comune proveniente da ogni parte del mondo, presso la Basilica di San Pietro dove è esposta la salma di Francesco. una straordinaria quantità di persone si è messa in fila per rendere omaggio al papa argentino, tanto che il Vaticano ha deciso di prolungare l'orario di apertura a oltranza, come è avvenuto nella notte fra mercoledì e giovedì quando le porte di San Pietro si sono chiuse solo verso le 5.30 del mattino, per essere riaperte un'ora e mezza dopo, nel momento in cui è ripreso il flusso.

La grande affluenza di questi giorni alla camera ardente, forse non del tutto prevista da parte dei media, sembra il fatto che più di altri può influenzare il prossimo conclave; ben difficilmente i cardinali che entreranno nella cappella Sistina potranno ignorare un simile consenso di popolo intorno alla figura del papa appena scomparso.

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Le delegazioni

L'ufficio del protocollo della segreteria di Stato vaticana ha reso noto, intanto, che al momento sono 130 le delegazioni confermate per i funerali di sabato mattina, di cui circa 50 capi di Stato e 10 sovrani regnanti.

Tutta la mattinata di sabato costituirà una sfida imponente per la sicurezza. Secondo il questore di Roma, Roberto Massucci, che ha parlato a Rtl 102.5 «il piano di sicurezza è assolutamente imponente, c'è da corrispondere a esigenze che danno la dimensione dell'appuntamento con la storia. Il Santo padre ci ha lasciato nell'anno del giubileo, vedremo la sua sepoltura in un'altra basilica romana, con il trasferimento che metterà tutta Roma a guardare il Papa che passa per le strade per andare nella sua ultima dimora. Questo impone, in una cornice in cui capi di stato e di governo di tutto il mondo arriveranno, una macchina imponente di sicurezza che si basa sul lavoro di squadra».

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«L'aspetto più complesso – ha aggiunto – è l'arrivo delle tantissime personalità da tutto il mondo che convergeranno su Roma per arrivare in un unico punto, con cortei che dovranno garantire le massime condizioni di sicurezza, e dovranno interagire con l'arrivo in piazza di qualche centinaio di migliaia di persone». 

Ancora, il protocollo vaticano, sta mettendo a punto le disposizioni delle delegazioni sul sagrato della basilica, qui c’è però un importante precedente su cui basarsi, ovvero il funerale di Giovanni Paolo II. In questo caso le prime file sono riservate alle delegazioni dell'Italia, la nazione di cui ogni papa è primate, e del Paese di provenienza del papa defunto, in questo caso l'Argentina. Il modo di procedere è quindi il consueto: prima il presidente della Repubblica, poi il presidente del Senato, quindi della Camera, quindi il presidente del Consiglio e quello della Corte costituzionale. 

Segue appunto l'Argentina con i posti riservati alla sua delegazione, ed è confermata già la presenza del presidente Javier Milei. Questo primo blocco viene chiuso con i sovrani regnanti cattolici, ci saranno Felipe di Spagna con la consorte Letizia, il Gran Maestro dell'Ordine di Malta, seguono poi i sovrani regnanti non cattolici, come quelli di Norvegia, Svezia, Olanda, Belgio. È anche vero che se le delegazioni sono molto folte, si usa riservare i primi posti a un paio degli esponenti principali e poi a scendere, le seconde e terze file agli altri componenti della delegazione.

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Sempre in relazione al settore teste coronate, riguardo alla Gran Bretagna, partecipando William in qualità di erede al trono, è prevedibile per lui una terza fila, esattamente come fu con Carlo ai funerali di papa Wojtyla quando era erede designato della regina Elisabetta. Si va avanti con le delegazioni dei capi di Stato secondo l'ordine alfabetico francese, così come usa nel mondo della diplomazia. L'elenco non è ancora stato stilato nel dettaglio. Si attendono le conferme che mano a mano stanno pervenendo al cerimoniale vaticano tramite le ambasciate, ma ancora una volta, ogni possibile imbarazzo sarà superato consultando il manuale protocollare. E quindi, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, accompagnato dalla moglie Melania, e affiancato da Joe Biden, suo predecessore, se effettivamente parteciperà anche lui come sembra, potrebbe risultare vicino ad Emmanuel Macron (États-Unis precede la France).

Tra i primi posti, visto l'ordine alfabetico, ci sarà certamente il Brasile di Luiz Inacio Lula da Silva mentre l'Ucraina rappresentata da Volodymyr Zelensky, sarà inevitabilmente più indietro. Più rodata ancora la parte ecclesiastica: i cardinali e i patriarchi delle Chiese orientali saranno disposti sul sagrato davanti alla basilica. C’è poi una curiosità degna di nota: il funerale di Giovanni Paolo II si aprì con il cerimoniere polacco Konrad Krajewski che incedeva davanti alla bara portando il libro delle Sacre Scritture. Sabato, Krajewski, oggi elemosiniere, carica che non decade in Sede vacante, prenderà posto tra le fila dei cardinali, una promozione che si è guadagnato diventando uno dei più stretti collaboratori di Francesco proprio nel servizio ai più poveri e ai più disagiati.

Gli ultimi

Ancora, il Vaticano ha fatto sapere che un gruppo di poveri accoglierà, sabato 26 aprile dopo il funerale, l'arrivo della salma del Papa davanti a Santa Maria Maggiore, prima della tumulazione. Infine, Il corteo dalla basilica da San Pietro a Santa Maria Maggiore, si muoverà a passo d’uomo per permettere ai fedeli e ai cittadini che si assieperanno lungo il percorso di dare un ultimo saluto al pontefice. Da segnalare poi che comunque è stato confermato il Giubileo degli adolescenti in programma in Vaticano nei giorni del lutto per Francesco allo scopo di consentire a tanti giovani di prendere parte ai funerali del papa e di rendergli un ultimo omaggio. In questo contesto anche Acea farà la sua parte: distribuirà infatti ai giovani pellegrini oltre 170.000 litri d’acqua attraverso 17 autobotti nei punti dove si terranno i principali eventi dei prossimi giorni: venerdì 25 aprile nella zona dedicata alla “Preghiera Via Lucis” presso la Basilica SS. Pietro e Paolo all’Eur; sabato 26 aprile durante i funerali e domenica 27 aprile sempre in Piazza San Pietro dove si celebrerà la messa che chiuderà il Giubileo degli adolescenti.

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