- Aldo Naro, venticinque anni, neolaureato in Medicina con 110 e lode, viene ucciso la notte fra il 14 e il 15 febbraio del 2015 all'interno del “Goa”, una discoteca di Palermo dentro l'inferno dello Zen.
- L'assassino reo confesso è Andrea Balsano, uno di quei buttafuori della discoteca assoldati alla bisogna. All'epoca del calcio omicida ha diciassette anni.
- È stato Andrea a ucciderlo con quel calcio? Solo lui? E gli altri autori del pestaggio? Perché i buttafuori si accaniscono soltanto su Aldo che, a detta dei testimoni, è su una poltrona e non partecipa alla fase iniziali della rissa?
Sua era la scarpa, suo il piede, suo anche il calcio che ha ucciso. Uno solo e violentissimo. Sferrato al collo della vittima, soffocata dal suo stesso sangue che è sceso fino ai polmoni. L’assassino si è presentato al portone del carcere minorile, ha confessato il crimine, la giustizia ha fatto il suo corso e implacabile è arrivata la condanna per omicidio. Caso chiuso. Chiuso così comodamente e con tanta speditezza che oggi, a sei anni dal delitto, viene complicato chiamare assassino l’assass



