- Giuseppe Coniglio, giudice per le indagini preliminari di Civitavecchia ha contestato l’archiviazione disposta dal pubblico ministero e imposto l’imputazione coatta per sette manager Alitalia dei tempi dell’accordo con gli arabi di Etihad.
- Bancarotta fraudolenta e falso in bilancio i reati ipotizzati. Tra i ripescati nel procedimento c’è Roberto Colaninno, il capo della cordata voluta da Berlusconi. Probabile l’unificazione con il troncone giudiziario in cui è coinvolto Luca Cordero di Montezemolo.
- Restano ancora fuori due nomi eccellenti: Enrico Laghi e il banchiere Jean Pierre Mustier. Tra le operazioni opache anche la vendita degli slot di Heathrow da Alitalia agli arabi.
Per il pubblico ministero si sarebbe dovuto archiviare mettendoci una pietra sopra. Il giudice per le indagini preliminari (Gip) del tribunale di Civitavecchia, Giuseppe Coniglio, è stato di parere completamente diverso e ha disposto l’imputazione coatta di sette tra amministratori e dirigenti di Alitalia ai tempi in cui era diventata araba, cioè era finita sotto la guida di Etihad, la compagnia di proprietà dell’emiro di Abu Dhabi. Il procedimento giudiziario prosegue nei confronti dei sett



