Da “ottimo” a “non sufficiente” alle elementari e bocciatura col cinque in condotta alle medie. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato l’ordinanza che definisce le modalità di valutazione della scuola primaria e il comportamento degli studenti della scuola secondaria di primo grado.

A partire da quest’anno scolastico, alle elementari tornano quindi i giudizi sintetici, da “ottimo” a “non sufficiente”, in base ai livelli di apprendimento in ciascuna materia, compresa educazione civica. 

Dal 2021 la valutazione alla primaria era di tipo descrittivo. Infatti, “il voto” (espresso da quattro livelli) veniva ancorato a una descrizione dei progressi nello svolgimento, collegati a obiettivi specifici per ciascuna disciplina: dopo 3 anni di formazione e sperimentazione, si è deciso di tornare indietro, nonostante numerosi pareri contrari.

«L'introduzione dei giudizi sintetici nelle Scuole Primarie, molto più comprensibili dei precedenti livelli, permette infatti di tracciare con maggiore chiarezza il percorso formativo degli alunni, migliorando la comunicazione con le famiglie e al tempo stesso l'efficacia della valutazione», ha detto Valditara.

Per quanto riguarda la scuola secondaria di primo grado, le medie, la condotta si esprimerà in decimi: gli studenti che avranno un voto inferiore al sei in condotta saranno bocciati. «Il voto di condotta nella Scuola secondaria di primo grado mira a rafforzare la responsabilità individuale e il rispetto delle regole», ha commentato il ministro.

La reazione della Cgil

Il nuovo provvedimento «non coglie di sorpresa, ma indigna profondamente la scuola italiana» si legge in una nota della Flc Cgil. «Nonostante l'allarme espresso negli ultimi mesi da autorevoli esponenti del mondo della pedagogia democratica, le critiche delle organizzazioni sindacali e delle associazioni professionali, il ministro dell'Istruzione e del Merito ha finalizzato un provvedimento di stampo sanzionatorio e punitivo», continua la nota.

La Flc ha poi sottolineato che i giudizi sintetici evidenziano difficoltà e carenze. Secondo l’organizzazione, la visione del ministero evidenzia che la scuola non ha gli strumenti necessari per educare al rispetto delle regole se non attraverso strumenti punitivi come voti bassi e bocciature. «Come Flc Cgil, siamo certi che la scuola abbia molte più risorse educative di quanto Valditara creda e che saprà reagire a questo suo ennesimo svilimento, mettendo in campo e potenziando le buone pratiche che consentono di agire in un'ottica formativa e non punitiva», conclude la nota.

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