- Il 15 aprile Anas Zenzami fa ingresso in carcere. Ma quel detenuto in realtà non sta bene. Le sue condizioni di salute mentale vengono riconosciute dalla stessa amministrazione penitenziaria come incompatibili con il carcere pesarese di Villa Fastiggi.
- Viene prescritto infatti «in maniera perentoria e continuativa un regime di grande sorveglianza» e «la necessità di un ricovero in un ambiente idoneo alla valutazione e alle cure».
- Il 25 settembre Anas Zenzami si suicida in carcere. Il suo caso arriva alla Corte europea dei diritti dell’uomo che esprime un parere negativo contro il suo trattamento da parte della giustizia italiana, la quale dovrà rispondere a diversi quesiti di inadempienza.
Anas Zenzami era nato in Marocco l’11 luglio 1986. Non ha compiuto ancora 29 anni quando, il 15 Aprile 2015, viene arrestato dai Carabinieri di Urbania (Pesaro) in esecuzione di un ordine di carcerazione della procura di Roma emesso il 1/4/2015. Deve scontare un anno e sei mesi di reclusione per una sentenza del 12/11/2012 con la quale veniva condannato, senza sospensione condizionale della pena, per resistenza a pubblico ufficiale e per aver fornito generalità false. Divenuta definitiva la



