Dopo l’ultimo episodio di cronaca, che ha visto due ragazze stuprate lungo la linea ferroviaria Milano-Varese la settimana scorsa, sui social network si possono leggere numerosi consigli da donne per altre donne su come rendere la propria permanenza a bordo e in stazione più sicura.

Uno degli strumenti più raccomandati, oltre a comportamenti come non tenere la musica nelle cuffie troppo alta o rivolgersi al capotreno, chiamare qualcuno quando si è in stazione da sole, sono le app. Resta sempre utile anche il numero antiviolenza 1522, che si può chiamare se si è in situazione di pericolo.

DonnexStrada

Negli ultimi anni sono nati numerosi progetti che mirano a rendere le vie buie un luogo più sicuro per le donne sole. Uno di questi è DonnexStrada, che oltre a fare informazione sulla violenza sulle donne ha attivato il servizio Direttexstrada, che permette di essere incluse in una diretta lanciata dall’account Instagram per tornare a casa in compagnia. 

Wher

L’idea alla base di questa app è la raccomandazione delle utenti, come succede nel caso di Tripadvisor o The Fork. Solo che in questo caso le utenti possono dare la propria valutazione alle vie che percorrono: in questo modo si crea una mappa stesa dalle utenti che segnala il percorso più sicuro in zone che non si conoscono bene.

Le vie sono segnalate in verde, giallo o rosso, a secondo della situazione. L’app copre già più di 20 città in Italia e all’estero. 

BSafe, Sekura e Parachute

BSafe, Sekura e Parachute sono tre app molto simili che permettono di attivare un pulsante Sos, che contatta automaticamente i contatti preferiti che verranno allertati con una segnalazione della posizione rilevata dal Gps.

Bsafe e Parachute permettono anche di mostrare e far ascoltare tutto quello che sta succedendo: la registrazione video è utile anche nella prospettiva più negativa in cui potrebbe esserci bisogno di riconoscere degli aggressori. Anche se il telefono della persona aggredita dovesse essere distrutto, i dati verranno in ogni caso salvati anche sul telefono dei destinatari. 

Sekura permette anche di far partire una finta chiamata. 

Oltre a queste funzioni, l’app permette anche di condividere la propria posizione e il percorso che si sta facendo con i contatti preferiti. BSafe costa 19,99 dollari l’anno, Parachute 9,99 e Sekura è gratuita. 

112 Where Are U

Sulla stessa falsariga si muove anche l’idea di 112 Where Are U, con la differenza che in questo caso si contattano direttamente le forze dell’ordine, a cui viene inviata anche la posizione della persona che cerca aiuto. L’app si rivolge infatti al 112, il numero unico di emergenza europeo che raccoglie anche i riferimenti di emergenza specializzata come 113, 115 e 118. Si può utilizzare anche quando non si fosse in condizione di parlare selezionando solo il tipo di soccorso di cui si ha bisogno. 

App-Elles

Anche App-Elles permette di contattare amici, parenti o esperti: si possono chiamare i servizi d’emergenza, informare i contatti personali e parlare sapendo di essere ascoltati da qualcuno che sa della situazione di pericolo. A chi è sulla lista dei contatti, l’app permette di chiamare le forze dell’ordine, parlare con la persona aggredita e farsi portare dall’applicazione verso la posizione della donna in pericolo. 

App-Elles consente anche di collegarsi ai numeri di assistenza locali e nazionali, internazionali e agli specialisti di assistenza sociale, legale e medica. 

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