Il gip di Roma ha disposto il sequestro preventivo del file audio relativo a una conversazione privata tra l’ex ministro e la moglie. L’imprenditrice è indagata in concorso al giornalista di Anteprima24 che avrebbe riprodotto in una intervista podcast la registrazione di Report. La testata campana: «Mai stati in possesso del frammento trasmesso nel corso del nostro servizio». Intanto il prossimo 9 febbraio si terrà l'udienza preliminare sul procedimento nato dall'esposto dell’ex numero due del dicastero di via del Collegio romano
C’è una nuova inchiesta a carico di Maria Rosaria Boccia, l’aspirante consulente dell’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Boccia è indagata in concorso con il giornalista Carlo Tarallo della testata online campana, Anteprima 24, per l’ipotesi di reato di interferenze illecite nella vita privata.
Nell’ambito di questa indagine, il gip di Roma ha disposto nelle scorse ore il sequestro preventivo del file audio relativo a una conversazione privata tra Sangiuliano e la moglie Federica Corsini dai profili social di Boccia e dalla testata online. A eseguire il provvedimento, con la contestuale rimozione del file, sono stati i carabinieri del nucleo investigativo di Roma.
Intanto per Boccia il prossimo 9 febbraio è stata fissata l'udienza preliminare sul procedimento, coordinato dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e dalle pm Giulia Guccione e Barbara Trotta, nato dall'esposto presentato dall'ex ministro in cui vengono contestati i reati di stalking aggravato, lesioni, interferenze illecite nella vita privata, diffamazione e una contestazione relativa a false dichiarazioni nel curriculum.
«Ieri sera ho subito l'ennesimo atto aggressivo da parte del sistema. Mi sono stati per la seconda volta sequestrati i messaggi che Sangiuliano mi mandava e le registrazioni delle sue conversazioni che lui mi autorizzava a sentire e registrare dopo avermi chiamato con il suo dispositivo telefonico. Tutto materiale utile per la mia difesa rispetto alla “famiglia” Sangiuliano. Materiale che oggi scotta solo perché l'ex ministro teme la verità», ha affermato l’imprenditrice campana.
Intanto anche la testata Anteprima 24 dice la sua attraverso una nota: «L'audio della conversazione è un servizio di Report andato in onda l'anno scorso e il dottor Tarallo non è mai stato in possesso del frammento trasmesso nel corso dell'intervista a Boccia in un podcast.
Il nuovo fascicolo, sostiene sempre la testata, è stato aperto dopo la denuncia dell'ex ministro e quella della moglie, la giornalista Federica Corsini. Consideriamo questa denuncia una ulteriore intimidazione nei confronti della stampa libera - afferma Anteprima24 - abbiamo piena fiducia nella magistratura ma non possiamo non sottolineare come Sangiuliano continui a addossare ad altri, a partire dai giornalisti, la responsabilità delle sue condotte, che lo hanno portato alle dimissioni da ministro».
«Sono allibito - è il commento di Tarallo - sia dall'approssimazione della denuncia, sia soprattutto dal fatto che nel 2025 in Italia un giornalista si ritrovi interrogato per avere semplicemente condotto un'intervista a un personaggio pubblico è poco. Non posso che constatare che il lavoro del giornalista in Italia è sempre più difficile, - conclude - ma ciò mi spinge a impegnarmi con ancora maggiore determinazione».
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