Su Domani prosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni. Potete seguirlo su questa pagina. Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Questa serie è incentrata su Trame, il festival dei libri sulle mafie che si tiene dal 22 al 26 giugno a Lamezia Terme.


A trent'anni dalle stragi di mafia che hanno avviato un percorso verso un futuro diverso, cambiando per sempre e in modo decisivo la sensibilità dell’opinione pubblica nei confronti della criminalità organizzata e dei suoi effetti letali sulla vita sociale ed economica del nostro Paese, il contributo di Confcommercio in favore della legalità è costante e convinto.

Misurabile in termini concreti attraverso le tante iniziative promosse nel corso degli anni che hanno reso la Confederazione un punto di riferimento per tutti gli operatori del settore che vogliono operare nel rispetto delle regole e senza sottostare alla schiavitù di un sistema criminale.

Un piccolo tassello certo, ma fondamentale rispetto ad un più grande mosaico dove ogni componente deve contribuire a costruire una coscienza collettiva che faccia del rispetto della legalità e del rifiuto di ogni logica criminale uno dei suoi capisaldi.

Confcommercio è la più grande organizzazione di rappresentanza sul territorio nazionale. Rappresenta uno spaccato fortemente significativo dell'economia. Porta avanti con forza la cultura della legalità. Senza retorica. Ma con impegno quotidiano e concreto, stando sul territorio, vicino a chi lavora e produce valore.

Per noi quindi stare dalla “parte giusta” è una responsabilità grande. Perché rispetto a queste problematiche non ci possono essere fraintendimenti o dubbio alcuno. Non vi possono essere mezze misure. La via da seguire non può che essere una sola ed è quella che Confcommercio ha sempre seguito ed indicato a tutti i suoi associati.

Perché non c’è sviluppo, non c’è impresa senza legalità e sicurezza. Il malaffare e la corruzione, ma anche l'indifferenza, l'inefficienza e l'inerzia sono mine contro l'economia legale e la libera concorrenza.

Terreno fertile per la criminalità che tenta ogni giorno di infiltrarsi nella nostra economia frenando lo sviluppo. Perché non basta - non può bastare - l’ottima azione che sul territorio svolgono la Magistratura e le Forze dell'ordine. Lo stato ha funzionato - e continua a funzionare – nelle sue strategie di contrasto. Suscitando quella fiducia collettiva, senza la quale non c’è possibilità di invertire le tendenze nefaste che hanno avvilito la nostra storia. Ma il contrasto al malaffare della criminalità organizzata non può essere solo a posteriori.

Non si raggiungeranno mai significativi cambiamenti positivi fino a quando non ci sarà quel cambiamento culturale, che - come sosteneva lo stesso Falcone - è davvero “il primo cambiamento necessario”.

Cambiamento di cui vogliamo fortemente far parte e per il quale da sempre ci battiamo in prima linea.

Da che parte stiamo quindi?

Dalla parte di chi contribuisce attivamente al cambiamento. Dalla parte di tante imprenditrici e tanti imprenditori onesti che fanno il proprio dovere tutti i giorni, che rispettano le regole e che creano valore sui valori, che costituiscono l’economia legale e creano sviluppo e posti di lavoro che sono il primo miglior antidoto contro la criminalità.

Legalità e sicurezza sono le garanzie per esercitare il nostro diritto alla libertà di impresa. Le invochiamo, ne chiediamo con forza l’attuazione, ma vogliamo esserne parte attiva. Siamo pronti a fare la nostra parte perché diventino una realtà e non più un sogno da realizzare.

Con uomini e donne liberi dalle mafie e dall’illegalità l’impresa cresce di più, la società cresce di più, l’umanità cresce di più. Ecco il punto. Non dimentichiamolo mai: Legalità ci piace e conviene. Sant’Agostino diceva che «le parole incitano, ma gli esempi trascinano».

È per questo motivo che oggi a trent’anni di distanza siamo a celebrare le vittime della violenza criminale, che trovano nell’esempio coraggioso di Falcone e Borsellino il loro punto di riferimento più alto di chi con l’impegno e il sacrificio della propria vita ha segnato un punto di non ritorno per rinnegare i sistemi criminali che hanno avvelenato e ancora avvelenano il nostro paese.

E insieme a loro vogliamo ricordare tutte quelle imprenditrici e quegli imprenditori che ogni giorno fanno il proprio dovere in silenzio, senza proclami, trasformando il loro agire quotidiano in atti di eroismo silenzioso con il quale dimostrano che un altro futuro è possibile. Un futuro che Confcommercio è in prima linea nel costruire, con convinzione, passione, tenacia.

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