false soluzioni

Cacciare i senzatetto non rende Roma più sicura

  • Attaccare i poveri non elimina la povertà. Decoro e disagio sono termini ambigui il mercato globale crea insicurezza e pretende di risolverla. Imperversa la scienza della felicità individuale.
  • Davanti ai problemi della convivenza – specie in città-  si cercano facili capri espiatori come i poveri, invece di combattere la povertà.
  • La storia dell’Esquilino a Roma, raccontata su queste pagine, è emblematica: la soluzione a tutti i problemi risiederebbe nella cacciata di 8 (otto!) senza fissa dimora

L'età dello spaesamento è quello dell'insicurezza: ci sono meno punti di riferimento, tutto si confonde e, come si dice, non c’è più nemmeno tanta differenza tra destra e sinistra. Qualche pensatore l’ha chiamata “età del vuoto” in cui si parla troppo di crisi (ambientale, finanziaria, economica, climatica, valoriale), il che provoca pessimismo e lascia apparentemente una sola via di uscita: quella individuale del “si salvi chi può”. Il capro espiatorio Davanti ai problemi della convivenza

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