- Ormai più di due anni fa scoppiava la pandemia e fu chiaro fin da subito che le carceri sarebbero state un luogo dove la gestione dell’emergenza avrebbe costituito una sfida improba.
- In poco tempo vennero prese alcune misure, di buon senso sebbene molto limitate, per diminuire la popolazione carceraria.
- Va avviata una riflessione sulla condizione di queste persone, in particolare degli 800 semiliberi che, dopo più di mille giorni di sostanziale libertà e di progressi fatti, potrebbero retrocedere al punto di partenza, tornando a varcare le soglie degli istituti penitenziari di provenienza.
Ormai più di due anni fa scoppiava la pandemia e fu chiaro fin da subito che le carceri sarebbero state un luogo dove la gestione dell’emergenza avrebbe costituito una sfida improba. Le rivolte di quei primi giorni con il loro carico di morti ne furono la prima e più drammatica tangibile prova: una situazione che non aveva precedenti nei decenni precedenti e che ancora pone inquietanti interrogativi. L’ansia che invadeva la società esterna raddoppiava all’interno di quelle mura sia per la sit



