- Il tour conoscitivo nell'istituto del pestaggio di stato si chiude con la condanna delle violenze, la denuncia del sovraffollamento, la necessità di pene alternative e altre osservazioni generali che avrebbe potuto fare anche in assenza della mattanza. Un magro epilogo per un evento preparato in ogni dettaglio.
- Per l'occasione l'istituto è stato tirato a lucido. Il carcere profumato, hanno lavato pavimenti, pulito i parti, abbellito il giardino. «L'istituto di pena sembra un villaggio turistico, lindo e pinto, per il grande evento. I problemi c'erano ieri e ricominciano domani», dice la garante dei detenuti di Caserta, non invitata.
- Il presidente del Consiglio e la ministra arrivano a metà pomeriggio. Il governo ha così scelto di andare a vedere il carcere prima di riferire in parlamento sulle violenze. L’evento è stato curato nei dettagli. A partire dal tenore comunicativo, ispirato a una regola aurea dichiarata fin dall’inizio: nessuna domanda.
«Presidente, bisogna vedere e oggi abbiamo visto insieme, dobbiamo trasformare la reazione ai fatti accaduti in un'occasione per far voltare pagina al mondo del carcere», dice la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, che ha visitato il carcere di Santa Maria Capua Vetere insieme al presidente del Consiglio, Mario Draghi. Il tour conoscitivo nell'istituto del pestaggio di stato si chiude con la condanna delle violenze, la denuncia del sovraffollamento, la necessità di pene alternative e altr



