Non è stato reso noto il nome, ma si tratta di un «importante giornalista europeo». Si aggiunge al caso dei giornalisti di Fanpage. spiati con il virus prodotto dalla società israeliana che ha venduto il prodotto ai servizi segreti italiani. Ruotolo (Pd): «Il Copasir riapra l’indagine chiusa frettolosamente»
Anche il giornalista di Fanpage, Ciro Pellegrino, ha subito un attacco informatico con Graphite, lo spyware militare dell'israeliana Paragon Solutions. A dirlo è il Citizen Lab, laboratorio dell'Università di Toronto specializzato nell'analisi di spionaggio informatico, che ha appena pubblicato un report sul caso Paragon. Secondo i ricercatori basati in Canada non ci sono dubbi: Pellegrino è stato attaccato con Graphite, prodotto che Paragon dice di aver venduto finora solo a governi. E c'è anche un'altra vittima: «un importante giornalista europeo», così lo descrive il report spiegando che la persona ha chiesto di rimanere anonima.
Il Citizen Lab ha confermato ufficialmente ciò che già da tempo si sospettava. Pellegrino temeva di essere stato vittima di Graphite da fine aprile, quando Apple gli ha inviato un messaggio di allerta: «Rilevato un attacco con spyware mercenario contro il tuo iPhone. Gli attacchi spyware sono eccezionalmente rari e molto più sofisticati delle normali attività di criminalità informatica. Costano milioni di dollari e vengono realizzati contro un numero molto piccolo di persone».
Sul telefono di Pellegrino, un Iphone, gli esperti di Citizen Lab hanno trovato traccia dell'attacco. Hanno scoperto che il messaggio, quello usato per inoculare lo spyware sul telefono del giornalista, è stato inviato tramite iMessage (il servizio di messaggistica di Apple) dall'account “attacker1”. Un profilo che secondo Citizen Lab appartiene a Graphite. Il giornalista di Fanpage diventa così la sesta persona italiana colpita dallo spyware, e il secondo reporter. Già a marzo Citizen Lab aveva confermato una diagnosi molto simile per Cancellato, direttore di Fanpage. Nel caso del suo telefono, un Android, i ricercatori non hanno trovato tracce delle impronte di Graphite, ma hanno spiegato che anche lui è stato sicuramente obiettivo di Graphite. «L’identificazione di un secondo caso in cui Paragon colpisce un membro dello staff di Fanpage.it suggerisce che le tracce di attacchi contro questo giornale italiano non siano una coincidenza. C’è la possibilità che ci sia un cluster», si legge nel rapporto.
La conferma dello spionaggio nei confronti di Pellegrino potrebbe far riaprire l'inchiesta del Copasir, chiusa due giorni fa con la pubblicazione del rapporto sull'uso di Graphite. Lo chiede l'eurodeputato del Pd, Sandro Ruotolo, che dopo la pubblicazione del report di Citizen Lab ha dichiarato: «Nella relazione sul caso Paragon, il Copasir aveva previsto la possibilità di riaprire l’indagine in presenza di novità, in particolare sullo spionaggio ai danni dei giornalisti: ‘Il Comitato si riserva la possibilità di svolgere ulteriori approfondimenti, anche successivamente alla pubblicazione della presente relazione, su eventuali profili di competenza in relazione presunte intrusioni in dispositivi mobili rese note da altri due giornalisti nelle ultime settimane’. La novità c’è: Citizen Lab, il team di ricercatori dell'Università di Toronto che si focalizza sulla sicurezza online e sulla sorveglianza digitale, ha confermato che anche Ciro Pellegrino, giornalista di Fanpage come Francesco Cancellato, è stato intercettato tramite lo spyware Graphite. È una conferma senza ombra di dubbio. Chiediamo al Copasir di riaprire il caso. Vogliamo sapere perché due giornalisti italiani sono stati spiati. È fondamentale che il Comitato ascolti non solo i due cronisti coinvolti, ma anche i rappresentanti istituzionali della categoria: il presidente e la segretaria della Federazione nazionale della stampa e il presidente dell’Ordine dei giornalisti».
Anche la Commissione europea, per voce della vicepresidente esecutiva Henna Virkkunen, mercoledì è intervenuta sul caso Paragon: «Qualsiasi tentativo di accedere illegalmente ai dati dei cittadini, compresi giornalisti e oppositori politici, se confermato, è inaccettabile», ha detto. Ma ha poi aggiunto che il Freedom Media Act, la legge che tra le varie cose dovrebbe aumentare le tutele per le fonti giornalistiche, enterà in vigore solo l'8 agosto di quest'anno.
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