La procura di Milano ha ufficialmente chiuso le indagini sul cosiddetto «complotto» organizzato per depistare le indagini dei pm milanesi legate alle presunte tangenti che Eni (e Shell) avrebbero pagato Nigeria e in Algeria. Sono 12 le persone fisiche ufficialmente indagate cui si aggiungono 5 persone giuridiche ai sensi della legge 231 del 2001. Tra queste anche la Eni Trading & Shipping, controllata della multinazionale petrolifera statale. I reati ipotizzati a vario titolo sono l'associazione per delinquere, l'induzione a rendere false dichiarazioni, la truffa, la frode in commercio, la ricettazione e altri.ù

L’elenco degli indagati

Nell'elenco degli indagati figurano volti ormai noti negli ultimi, travagliati, anni della società del Cane a sei zampe, a partire dall'ex dirigente Vincenzo Armanna per passare all'ex avvocato esterno Piero Amara – un uomo al centro di molte trame misteriose tra le quali la presunta Loggia Ungheria – e poi l'ex capo del legale Massimo Mantovani o l'ex numero due della società Antonio Vella quando era amministratore delegato Paolo Scaroni. Mancano due nomi importanti di questa vicenda, ovvero l'attuale a.d. Claudio Descalzi e il suo vice Claudio Granata, che erano stati indagati ma non sono presenti in questo atto di chiusura indagini.

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