- Alla vigilia dell’udienza in una diretta con il rapper Fedez racconta di quando il ministro gli voleva togliere la scorta e si prepara a difendersi per aver definito ministro della “Mala vita” il leader della Lega per i suoi rapporti al sud: «Espressione coniata da Salvemini», replica Saviano.
- Oltre a questo aveva definito «criminale» lasciare i migranti in mezzo al mare sia per l’allora ministro Salvini sia per Toninelli. L’intellettuale chiamerà a testimoniare il ministro Piantedosi e Oscar Camps, il fondatore di Open Arms.
- Qualcuno, scrive su Instagram il giornalista, «teme i professionisti dell’antimafia, peggio sono gli incompetenti in ruoli apicali».
Il primo febbraio 2023 comincia il processo che vede imputato lo scrittore Roberto Saviano per l'accusa di diffamazione ai danni di Matteo Salvini. In un post dell’estate del 2018 lo aveva definito “ministro della Mala vita”, ora come allora Saviano ribadisce la sua posizione. Lo scrittore, che si difenderà dal ministro dei Trasporti, si prepara a chiamare a testimoniare l’attuale ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, all’epoca capo di Gabinetto di Salvini e oggi parte dell’esecutivo guid



