- Aboliamo la diffamazione a mezzo stampa, del tutto, non ci sono più neppure i presupposti per un simile reato: molti account social raggiungono pubblici più ampi di qualunque media senza incorrere negli stessi rischi legali.
- La credibilità dei giornali che comporterebbe le maggiori responsabilità è minata proprio da queste continue pressioni che impediscono di fare il giornalismo che restituirebbe prestigio agli occhi del pubblico.
- L’assetto normativo attuale non protegge la reputazione delle persone più deboli e neppure permette una discussione pubblica ordinata e civile, è soltanto una clava in mano a politici e imprese.
I giornalisti non sono molto simpatici: molti li considerano una casta affine a quella della politica, anche se i privilegi di un tempo sono svaniti da anni. Neanche i dentisti sono particolarmente amati, però se un combinato di leggi impedisse al dottore con mascherina e trapano di prendere bene la mira forse tutti ci preoccuperemmo. In Italia fare il giornalista sta diventando impossibile. L’ultimo caso è quello di Gad Lerner, che ne ha scritto ieri sul Fatto Quotidiano: Lerner conduce, com



