- Domenica 9 gennaio, nello stadio Olembe – 13 chilometri a nord di Yaoundè, capitale del Camerun – vestito a festa, è iniziata la 33^ edizione della Coppa d’Africa.
- L’immagine probabilmente più simbolica dell’evento è quella di Mola, la mascotte della competizione, che gira tra le strade di Bamenda, la capitale delle regioni anglofone del paese, con un giubbotto antiproiettile scortata da un numero enorme di agenti armati.
- Sarebbe auspicabile, nella speranza che questo mese di calcio africano trascorra pacifico, che la Coppa in Camerun fosse l’occasione per la comunità internazionale di accorgersi di quanto sta avvenendo nel paese e attivarsi per portare un cambiamento reale.
Preceduta da mille polemiche e sospesa tra tensioni, grandeur e seri pericoli, domenica 9 gennaio, in uno stadio Olembe – 13 chilometri a nord di Yaoundè, capitale del Camerun – vestito a festa, è iniziata la 33^ edizione della Coppa d’Africa. Ad assistere gara inaugurale c’erano più di 40mila spettatori, e l’inizio della partita – Camerun-Burkina Faso, vinta dai padroni di casa per 2-1 – è stato anticipato da fuochi di artificio, inni, musiche e danze che hanno raccolto il plauso internazion



