Vaia prima e l’epidemia di bostrico dopo hanno creato danni per milioni di euro, ma sono l’occasione di ripensare boschi e foreste alpine. Sull’altipiano di Asiago si sta già lavorando per creare nuove foreste, ricche in biodiversità e capaci di resistere al nuovo clima e agli attacchi dei patogeni.
I boschi hanno tempi di rinnovo secolari, nulla a che vedere con con quelli dell’uomo. Alcune popolazioni muoiono, altre vengono gradualmente sostituite da nuove specie, altre ancora prendono il sopravvento in un continuo mutare che tenta di adattarsi alle nuove condizioni climatiche, alle infestazioni, alla mano dell’uomo. Ma la tempesta che nel 2018 ha colpito le Alpi di Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia ha dapprima ridisegnato interi versanti, e successivamente, aperto la s



