Lo strano caso dei debiti della Pubblica amministrazione

Così lo stato incentiva le imprese a non pagare le tasse

18/03/2022 Roma. Conferenza stampa del presidente del Consiglio sul decreto Energia: intervento da oltre 4 miliardi per famiglie e imprese, prezzo della benzina più basso fino a fine aprile e la necessità di una risposta europea al caro energia. Nella foto Roberto Garofoli, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Mario Draghi, ministro Roberto Cingolani, ministro Daniele Franco
18/03/2022 Roma. Conferenza stampa del presidente del Consiglio sul decreto Energia: intervento da oltre 4 miliardi per famiglie e imprese, prezzo della benzina più basso fino a fine aprile e la necessità di una risposta europea al caro energia. Nella foto Roberto Garofoli, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Mario Draghi, ministro Roberto Cingolani, ministro Daniele Franco
  • Secondo i dati Eurostat, nel 2021 sono 55,6 i miliardi di euro che la Pubblica amministrazione deve saldare ai fornitori. Così vengono messe in affanno migliaia di imprese, che rischiano la chiusura.
  • Il trend dell’aumento del debito è in continua crescita: solo nel 2017 lo stock era di 45 miliardi, con un aumento di dieci miliardi in quattro anni.
  • Nel decreto Aiuti, approvato in commissione Bilancio alla Camera, è passato un emendamento del Movimento 5 stelle che è intervenuto sulla materia, rendendo strutturale la misura che consente la compensazione dei debiti. Spingendo a non versare più le imposte dovute.

Un incremento costante dei debiti dello stato nei confronti delle imprese. Tanto che, alla fine, gli imprenditori possono non pagare più i loro debiti fiscali, facendo leva sui crediti accumulati. Una norma resa strutturale dal decreto Aiuti, approvato in commissione Bilancio alla Camera nei giorni scorsi, perpetua proprio questo meccanismo: le imprese che vantano crediti con la pubblica amministrazione possono chiedere la compensazione, nel caso abbiano cartelle esattoriali da pagare. Una moss

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