La mappa dell’Italia con le zone gialla, arancione e rossa a seconda del rischio Covid-19 cambierà dall 11 novembre. Il ministro della Salute ha comunicato che diventeranno zona arancione, dunque riconosciute a rischio più elevato, Abruzzo, Umbria, Basilicata, Liguria e Toscana.

Sono attualmente in zona rossa Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Calabria. A mezzanotte del 9 novembre è stata dichiarata zona rossa la provincia di Bolzano.

In zona arancione sono già state dichiarate Puglia e Sicilia dal 6 novembre, lo saranno a breve anche le suddette Abruzzo, Umbria, Basilicata, Liguria e Toscana.

Attualmente restano in zona gialla, con lo scenario di rischio inferiore, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Molise, Sardegna, Veneto e Provincia di Trento.

Il quadro per le regioni gialle potrebbe cambiare a breve, la Campania è sotto osservazione e martedì 10 sarà al centro di un ulteriore esame, nei giorni successivi verranno analizzate le situazioni di tutte le altre regioni.

Zona gialla

Nell'area gialla – Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Molise, Sardegna, Veneto e Provincia di Trento - sarà vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute.

C’è la raccomandazione di non spostarsi se non per motivi di salute, lavoro, studio, situazioni di necessità.

Come previsto ci sarà la chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno.

Stabilita la riduzione al 50 per cento della capienza per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico.

Saranno chiusi musei e mostre. Sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.

Didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.

Chiusura di bar e ristoranti fissata alle ore 18. L’asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.

Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema. Restano aperti i centri sportivi.

ZONA ARANCIONE

La zona arancione, definita dal Dpcm con uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto, comprende già Sicilia e Puglia. A partire dall’11 novembre ne faranno parte Abruzzo, Umbria, Basilicata, Liguria e Toscana. Alle precedenti restrizioni, si aggiungerà il divieto degli spostamenti in entrata e in uscita da una regione all’altra e da un comune all’altro, salvo che per comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità.

A questo si unisce la raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all'interno del proprio comune. Ci sarà la chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.

ZONA ROSSA

La zona rossa, caratterizzata da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, riguarda Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d'Aosta e adesso anche Bolzano. Qui è vietato ogni spostamento, anche all’interno del proprio comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute; vietati gli spostamenti da una regione all’altra e da un comune all’altro.

Come in zona arancione, ci sarà la chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.

A queste si aggiunge la chiusura dei negozi, fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità. Restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri, barbieri, librerie e cartolerie. Chiusi i centri estetici.

La didattica a distanza sarà per la scuola secondaria di secondo grado e per le classi di seconda e terza media.

Restano aperte, quindi, solo le scuole dell’infanzia, le scuole elementari e la prima media. Chiuse le università, salvo specifiche eccezioni.

Sono sospese tutte le competizioni sportive salvo quelle riconosciute di interesse nazionale dal Coni e Cip. Sospese le attività nei centri sportivi. Rimane consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione con la mascherina e attività sportiva solo all’aperto in forma individuale.

Per tutti gli altri dubbi, dalle visite ai nonni, alle assemblee di condominio, il governo ha di recente pubblicato delle risposte alle domande più comuni.

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