Solo le Marche e la provincia autonoma di Bolzano hanno un’incidenza superiore rispetto alla settimana scorsa, mentre su tutto il territorio nazionale si registra un calo dei contagi e delle ospedalizzazioni
Da lunedì solo le Marche cambieranno fascia e andranno in zona arancione, mentre il resto d’Italia non subirà modifiche. Il cambio dovrebbe essere deciso con un’ordinanza del ministero della Salute in arrivo nelle prossime ore.
- Il vicepresidente della regione Marche e assessore alle attività produttive, Miro Carloni, ha definito la decisione del governo uno «schiaffo all’impegno dei marchigiani, alla serietà con cui hanno fatto i vaccini e cercato di autogestirsi per raggiungere il massimo livello di sicurezza» e ha aggiunto: «se è vero che non cambia nulla» il passaggio «genera una situazione di paura che impatta sui consumi e su attività economiche che sono già disperate».
- Tutte le regioni hanno chiesto al governo di abolire il sistema delle fasce e Carloni evidenzia l’importanza della richiesta, perché «il momento della normalizzazione non si concilia più con questo sistema». Già oggi, però, il sistema a colori è svuotato di significato e con l’eccezione della zona rossa, tutte le fasce di colore prevedono le stesse restrizioni.
- I casi di Covid-19 sono in diminuzione su tutto il territorio nazionale. A dirlo è il monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute. L’incidenza di questa settimana è pari a 1.362 su 100mila abitanti, contro 1.823 su 100mila della settimana scorsa. Solo le Marche e Bolzano hanno registrato un’incidenza superiore a 2mila su 100mila abitanti, come riportato dall’Ansa. In calo anche il tasso di occupazione delle terapie intensive e dei reparti di area non critica.
© Riproduzione riservata