La settimana è iniziata con un crescente allarme per la diffusione della variante

Omicron del Covid-19 in Europa e non solo. I dati che arrivano dai laboratori confermano le previsioni meno incoraggianti, mentre l’Organizzazione mondiale della sanità mette in guardia dagli eventi nel periodo di feste. «Megli cancellare oggi e festeggiare domani che festeggiare oggi e avere un lutto domani», ha detto il segretario dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Cosa farà il governo italiano?

Giovedì 23 si riunirà la cabina di regia presieduta dal presidente del Consiglio Mario Draghi per decidere sulle restrizioni da applicare nel periodo delle feste, ma la maggioranza continua a essere divisa sulle norme da approvare.

Tra le ipotesi formulate in questi giorni, quella di rendere obbligatorio un tampone negativo anche ai vaccinati per andare al cinema ed assistere a spettacoli al chiuso, un’ipotesi a cui si opporrebbe il ministro della Cultura Dario Franceschini.

C'è maggiore accordo invece sull’estensione dell’obbligo di mascherine all’aperto anche in zona bianca, una restrizione ritenuta però tra le meno incisive da scienziati ed esperti. C’è accordo anche sull’ulteriore riduzione nella durata del green pass da vaccinazione, che potrebbe passare da nove a sei mesi (sarebbe il quarto cambio di durata in pochi mesi).

Non sembra sul tavolo invece un ritorno allo smart working nella pubblica amministrazione e un invito al lavoro da remoto per il settore privato, a cui si oppone apertamente il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta.

Omicron: «Incredibilmente veloce»

Secodo i Cdc americani, la variante Omicron è ora la variante dominante negli Stati Uniti. Nell’ultima settimana, Omicron è arrivato a causare il 73 per cento dei casi, con Delta che causa il restante 26 per cento.

La crescita di Omicron è stata rapidissima, raggiungendo la prevalenza in sole tre settimane dalla scoperta del primo caso. Secondo i Cdc, all’inizio di dicembre, Omicron causava solo l'1 per cento di casi negli Stati Uniti, passati al 12 per cento nella settimana terminata l'11 dicembre.

Jeremy Farrar, ex membro del comitato tecnico di consulenza del governo britannico, ha detto che i nuovi dati mostrano come Omicron sia «incredibilmente veloce». Il governo guidato da Boris Johnson adesso ha allo studio nuove restrizioni e nel paese i giornali hanno iniziato a parlare di un possibile nuovo lockdown.

Omicron più lieve? Non sembra

Dal Regno Unito arrivano anche altre brutte notizie. Secondo uno studio dell’Imperial college non ci sarebbero elementi per sostenere che Omicron causa una malattia più lieve, come hanno ipotizzato diversi ricercatori sudafricani, il paese che per primo ha sequenziato la nuova variante.

I ricercatori hanno comparato oltre 11mila casi di persone contagiate da Omicron con circa 200mila persone infettate da altre varianti. La loro conclusione è che «non ci sono prove per dire che Omicron sia meno severa di Delta, giudicando sia dalle persone che hanno mostrato sintomi che per quanto riguarda la proporzione di casi che hanno richiesto un ricovero ospedaliero».

© Riproduzione riservata