Nella prima pagina di Domani del 29 ottobre l’apertura è un articolo di Gaia Zini: “Come modificare la legge sul conflitto d’interessi per evitare i casi Crosetto”. Bonelli dei Verdi ha presentato un emendamento per evitare i passaggi tra politica e affari, già vietati ai funzionari ma permessi ai politici da una legge di Berlusconi.

L’editoriale è invece di Nadia Urbinati che si chiede: Meloni ha usato con abbondanza la parola libertà, nessuno dall’opposizione le ha chiesto “libertà di chi e per fare che cosa?”. Secondo la politologa senza l’eguaglianza (mai menzionata) per legge e sotto la legge, la libertà é un potere che può sopraffare. Libertà, quindi, di fare quel che si deve, ha ripetuto Meloni citando Giovanni Paolo II, ma senza dire chi comanda il dovere.

Emiliano Fittipaldi si concentra sulla relazione che rischia di mettere nei guai Minenna dell’Agenzia dei Monopoli. 

Selvaggia Lucarelli torna a scrivere di studenti. Questa volta lo fa ricordando che il ritorno dei disordini con le forze dell’ordine, come accaduto all’università La Sapienza di Roma, non è un evento nuovo ma era già accaduto in diverse città d’Italia durante il governo guidato da Mario Draghi.

Walter Siti scrive che anche nell’intimità Silvio Berlusconi confessa l’inconfessabile. Siti inizia il suo articolo scrivendo: «Di tutto il segmento di Berlusconeide andato in scena la settimana scorsa, la frase che mi ha dato più da pensare non è sua: è di quel deputato di Forza Italia che, mentre Berlusconi cominciava a spiegare com’erano andate e come vanno secondo lui le cose in Ucraina, ha avvisato “non è il caso, presidente, ci sono le finestre aperte”».

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