L’inaugurazione delle stazioni di Porta Metronia e Colosseo/Fori Imperiali che uniscono 3 km di città- Il sindaco Gualtieri a bordo del primo viaggio. «Coniugato progresso infrastrutturale con la tutela del patrimonio storico», esulta Pietro Salini, l’ad di WeBuild, capofila del consorzio che ha effettuato i lavori
Hanno aperto al pubblico due nuove fermate della metropolitana C di Roma, Porta Metronia e Colosseo/Fori Imperiali, che completano un pezzo importante del trasporto della capitale.
Questa mattina, infatti, c’è stato il viaggio inaugurale per la stampa lungo la tratta lunga 3 km, che connette la linea C con la B. Alle 16, con a bordo il sindaco della città, Roberto Gualtieri, è partito il primo vero treno con i passeggeri.
Tra archeologia e TikTok
Ma oltre all’utilità per il trasporto, c’è stato un imponente lavoro in una zona molto ricca dal punto di vista archeologica, tanto che è stata usata la definizione di archeostazioni. Il fiore all’occhiello sono i reperti esposti in entrambe le fermate, che diventano un “piccolo museo”. In uno degli spazi, peraltro, è possibile vedere dal basso uno scorcio dell’Anfiteatro Flavio.
La stazione Colosseo/Fori Imperiali è infatti collocata sotto Via dei Fori Imperiali, proprio tra il Colosseo e la Basilica di Massenzio. La larghezza varia tra 30 e 50 metri e la profondità che raggiunge 32 metri. La fermata si sviluppa su quattro livelli interrati. «Il museo della stazione di Porta Metronia contiamo di aprirlo entro febbraio 2026, una volta completati gli allestimenti multimediali», ha spiegato Gualtieri.
Anche il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha espresso soddisfazione: «Abbiamo la dimostrazione che con un po' di lavoro la Soprintendenza può mettere al servizio della cittadinanza le proprie competenze».
«La consegna delle stazioni Colosseo/Fori Imperiali e Porta Metronia rappresenta, per Roma e per l’Italia, un traguardo di portata strategica che coniuga in modo esemplare il progresso infrastrutturale con la tutela del nostro patrimonio storico, grazie ad una visione comune del futuro della città che accomuna imprese, istituzioni e comunità», ha commentato Pietro Salini, amministratore delegato di WeBuild, l’azienda capofila del consorzio metro C, che insieme a Vianini Lavori, ha realizzato le due stazioni nell’ambito dei lavori commissionati da Roma Metropolitane. «Stiamo costruendo, oggi, un sistema di trasporto che migliora concretamente la vita delle persone, garantendo tempo recuperato al traffico e aria più pulita per le generazioni che verranno», ha aggiunto Salini.
Il vicepremier, Matteo Salvini, ha rilanciato l’impatto di comunicazione: «Queste due fermate gireranno il mondo. Nell’epoca dei social, al di là di servire i pendolari e i romani, chiunque arriverà si fermerà in queste stazioni, magari prenderà la metro anche se non gli serve per godersi il viaggio e farà un reel, farà un TikTok, farà una storia e girerà il mondo».
Tecnica “archeologica”
«Per gestire le complessità legate alla particolare natura archeologica e geologica del sottosuolo, sulla Linea C è stata adottata la tecnica del “top-down archeologico”, sviluppata appositamente per le stazioni del centro storico di Roma e applicata anche a Colosseo/Fori Imperiali e Porta Metronia», spiegano da WeBuild.
La metodologia, dal punto di vista tecnico, «consente di costruire solai intermedi durante l’avanzare progressivo dello scavo dall’alto verso il basso, garantendo stabilità strutturale e continuità nelle indagini archeologiche mentre si procede con la costruzione».
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