Il Parlamento europeo ha deciso che i riferimenti alle avvertenze sanitarie sul rischio di cancro nelle etichette delle bevande alcoliche, non ci saranno, dal momento che «il consumo in sé» non è «nocivo». 

  • «C'è differenza tra consumo nocivo e moderato di bevande alcoliche e non è il consumo in sé a costituire fattore di rischio per il cancro». Lo ha stabilito l’Europarlamento nelle modifiche apportate alla relazione sul Piano di azione anti cancro approvate ieri sera a Strasburgo. Nel testo è stato introdotto l'invito a migliorare l'etichettatura delle bevande alcoliche con l'inclusione di informazioni su un consumo moderato e responsabile di alcol, ma non il riferimento ai rischi, sul modello delle etichette delle sigarette, come inizialmente proposto. 
  • Il 15 febbraio, l’assemblea plenaria del Parlamento europeo, a Strasburgo, ha votato i singoli emendamenti al testo presentato dalla commissione per la Strategia europea alla lotta contro il cancro (Beca). Un Piano di azione che non costituisce un documento vincolante, ma resta comunque di indirizzo politico. Tra le proposte iniziali del testo c’erano: quella di etichettare le bevande alcoliche con avvertenze sanitarie riferite al rischio di cancro, sul modello di quelle usate per le sigarette; e quella di aumentare la tassazione. Oggi l’Europarlamento voterà il testo nella sua versione conclusiva.

  • ll presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel ringraziare per il lavoro di squadra i parlamentari italiani ha sottolineato come sia «stato respinto il tentativo di demonizzare il consumo di vino e birra attraverso allarmi salutistici in etichetta già adottati per le sigarette e l'aumento della tassazione». Tra i firmatari di questi emendamenti gli europaralmentari del Movimento cinque stelle. 

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