- L'industria conciaria di Santa Croce sull'Arno, 6.000 occupati e 2,5 miliardi di fatturato, è accusata di aver prodotto centinaia di migliaia di tonnellate di fanghi tossici illecitamente sotterrati in giro per la regione.
- Giani parla di industria sana aggredita dalle infiltrazioni della 'ndrangheta. Ma l'imprenditore in odor di mafia ha fatto solo il lavoro sporco: se al suo posto ci fosse stato un toscano, la gravità della vicenda resterebbe intatta.
- Il capo di gabinetto Gori è accusato di aver favorito i conciari in cambio di pressioni su Giani per confermarlo. Giani dice che la conferma è stata una sua libera scelta, quindi può scagionarlo. Perché invece lo licenzia?
C’è la tragedia e c’è la farsa. La tragedia, che il governatore della Toscana Eugenio Giani ignora ostinatamente, è che dal 2012 al 2018 l’industria conciaria di Santa Croce sull’Arno (Pisa), 500 aziende per 6.000 occupati e 2,5 miliardi di fatturato, stando all’inchiesta della direzione antimafia di Firenze ha prodotto centinaia di migliaia di tonnellate di fanghi tossici illecitamente sotterrati in giro per la regione. La farsa è andata in scena ieri al consiglio regionale della Toscana. Al c



