Nel suo libro Martina Micciché accompagna chi legge in un viaggio per la città stimolando una riflessione su chi le città le vive, sugli stereotipi, sui soggetti invisibilizzati e sulla correlazione tra la condizione sociale ed economica di appartenenza e il luogo di residenza
Per noi era casa, per l* altr* era un nome, qualcosa di vago e di poco rilevante. Comasina, Bruzzano, Quarto Oggiaro, Barona, Baggio o Rozzano, nomi che avevano un certo impatto, una certa immagine». Così Martina Micciché, scienziata politica e fotoreporter nata e cresciuta in Comasina, un quartiere nel nord di Milano, introduce il suo libro Femminismo di periferia (Edizioni Sonda, 2024). Quelle nominate sono periferie, luoghi ai margini che diventano protagonisti solo quando si verifica qualche



