Il presidente dell’Unione delle comunità islamiche italiane si trovava sulla nave Karma, fermata a 35 miglia dalle coste di Gaza. L’Ucoii ha chiesto l’intervento della Farnesina: «Viene trattato come un cittadino italiano privo di pieni diritti»
Tra i 400 attivisti della Global sumud flotilla arrestati fino ad ora dalle forze militari israeliane, c’è anche il presidente e imam dell’Ucoii (Unione delle comunità islamiche in Italia) di Bologna, Yassine Lafram. Fino a questa mattina il suo nome non appariva nelle liste pubblicate delle persone in stato di fermo. Nel pomeriggio, l’uomo è stato poi inserito regolarmente di modo da poter ricevere l’assistenza consolare necessaria.
Le reazioni
«È un atto di pirateria, il governo intervenga». Questa la prima denuncia dell’Unione che appresa la notizia dell’assenza del nome dell’imam nelle liste ha contattato l’ufficio del ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, così come le Unità di crisi di Roma e Tel Aviv. Hanno chiesto di confermare la presenza ufficiale di Lafram tra le persone prese in carico dalle Idf. L’Ucoii ha poi fatto sapere che la Farnesina ha recepito la richiesta e «si è scusata della mancata risposta».
Ha anche assicurato che «il nome del presidente Lafram è tra coloro che la Farnesina sta gestendo per fornire i dovuti servizi consolari già in mattinata». Il ministero italiano ha fatto anche sapere che l'ambasciatore potrà incontrare tutti gli attivisti in stato di fermo solo domani.
L’Unione in una nota si era detta preoccupata per la mancanza di informazioni, temendo che l’imam venisse considerato un «cittadino italiano privo di pieni diritti». Il segretario nazionale dell’Ucoii Yassine Baradai aveva anche sottolineato che «tutte le notizie acquisite fino ad ora sono frutto di sforzi personali e contatti con il coordinatore Arci. Ci auguriamo una maggiore reattività e una maggiore collaborazione da parte del ministero».
Chi è l’Imam
Lafram è noto a Bologna per il suo impegno interreligioso e nelle attività di pace. Era partito l’11 settembre dal porto di Augusta verso Gaza con un’imbarcazione dell’Arci. La sua nave, sulla quale si trovava anche il giornalista Saverio Tommasi, è stata intercettata dalla marina israeliana a 35 miglia dal porto di Ashdod. Sulla barca erano presenti anche deputati ed europarlamentari: quattro parlamentari italiani, liberati dalle autorità di Israele, sono arrivati alle 14.00 in Italia all’aeroporto di Fiumicino. Sono il senatore Marco Croatti, l'eurodeputata Annalisa Corrado, il deputato Arturo Scotto e l'eurodeputata Benedetta Scuderi. Il resto dell’equipaggio si trova ora in stato di fermo, viene negato ogni contatto con avvocati e membri delle istituzioni italiane.
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