Venticinque persone, tra cui anche Umberto De Gregorio, il presidente dell’Eav, l’ente che gestisce l'impianto, sono state iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Torre Annunziata nell’ambito delle indagini sulla tragedia della funivia del Faito, costata la vita a quattro persone.

L’iscrizione da parte dei magistrati del pool costituito dal procuratore Nunzio Fragliasso si è resa necessaria in vista di un accertamento tecnico irripetibile che sarà preceduto dal conferimento dell'incarico ai periti, previsto per il prossimo 23 maggio. 

Le contestazioni dei pm riguardano il reato di omicidio colposo e lesioni colpose in concorso e «condotte omissive» in relazione «alle attività di progettazione, manutenzione, controllo verifica, vigilanza, ispezione» dell’impianto in cui persero la vita, lo scorso 17 aprile, il dipendente dell'Eav Carmine Parlato, la giovane turista israelo-palestinese Janan Suliman, i coniugi Elaime Margaret e Graeme Derek Winn, e in cui è rimasto gravemente ferito il fratello di Janan, Thabet Suliman.

«Confermo la mia assoluta fiducia nella giustizia, sono sereno, e confermo la massima collaborazione agli organi inquirenti. Sono al mio posto di lavoro, come sempre», scrive in un post social Umberto de Gregorio, il presente di Eav, tra gli indagati, come detto, dell’inchiesta e di cui la Lega in Consiglio regionale chiede le dimissioni. 

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