Storia orale del g8

Così si è costruita la memoria di un’intera generazione

  • Genova G8, vent’anni fa. Un anniversario non è mai, solamente, l’occasione per il ricordo dell’evento, ma la sua estensione nel presente. Sgombriamo il campo da un falso mito: Genova 2001 non finisce il 21 luglio, ma continua a produrre significati.
  • È dirimente, quindi, chiedersi come si è ricordato: non solamente che cosa, ma attraverso quali forme e in che modo. Primo tema: il soggetto. Genova è stata raccontata dai media per chi l’ha vissuta, per chi era a casa, per chi non era manco nato nel 2001. Voci di osservatori, non di testimoni.
  • È proprio SupportoLegale, gruppo che ha raccolto fondi per i processi ai manifestanti, a cogliere che questo modello narrativo è stato incentrato sul tema della repressione. Aggiungerei che, come in ogni guerra, le parti in conflitto dovevano essere almeno due: la polizia e i black bloc. Ostaggio di tale schema sono cadute le voci di tante e tanti.

Genova G8, vent’anni fa. Un anniversario non è mai, solamente, l’occasione per il ricordo dell’evento, ma la sua estensione nel presente. I giorni di luglio 2001 ritornano, per connessioni esplicite, lungo traiettorie tematiche. Un esempio su tutti: i video dei pestaggi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere rimandano a quelli commessi nella scuola Diaz, alle torture nella caserma di Bolzaneto. Tema comune: la violenza in divisa. Non è un argomento nuovo, purtroppo. Le immagini – nella loro

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