Uno studio condotto negli Stati Uniti da un team di ricercatori ha scoperto un nuovo gruppo sanguigno che è stato chiamato “Er”. Questa novità potrebbe aiutare, come sostengono i membri del gruppo di ricerca, i medici a rendere più sicure le trasfusioni per le persone che hanno il gruppo sanguigno Er e salvare le vite di alcuni feti.

Il caso da cui è nata la ricerca

Nel Regno Unito una donna incinta è stata ricoverata perché i medici avevano scoperto che il suo bambino aveva dei problemi nel sangue. Hanno, dunque, proceduto con un cesario d’emergenza ma nonostante questo, e le successive trasfusioni, il bambino ha subìto un’emorragia cerebrale con conseguenze devastanti ed è morto. 

Il motivo per cui era avvenuta l’emorragia non era chiaro ma nel sangue della madre erano stati notati strani anticorpi e questo poteva essere un indizio. I medici hanno iniziato quindi ad indagare insieme ai ricercatori di un laboratorio di Bristol in cui si studiano i gruppi sanguigni.

Qui è stato scoperto che il sangue della donna era di un tipo ultra raro, il che poteva aver reso il sangue del suo bambino incompatibile con il suo. È possibile che questo abbia spinto il suo sistema immunitario a produrre anticorpi contro il sangue del feto, anticorpi che hanno poi attraversato la placenta e danneggiato il suo bambino causandone la morte.

Lo studio

Dallo studio incrociato del campione di sangue della madre con altri raccolti fino a 30 anni fa gli scienziati sono stati in grado di scoprire cosa rendeva il sangue della donna diverso. La signora aveva un gruppo sanguigno sconosciuto: il gruppo “Er”, il 44esimo ad essere trovato.

Siamo, infatti, abituati a pensare che esistano quattro gruppi sanguigni principali: A, B, O e AB. Ma questo non è l’unico sistema di classificazione del sangue. Esistono molti modi per raggruppare i globuli rossi in base alle differenze negli zuccheri o nelle proteine ​​che rivestono la loro superficie, cioè gli antigeni. Ed “Er”, l’ultimo scoperto, è uno di questi altri modi. 

Come funziona Er?

Er, questo nuovo sistema di raggruppamento è legato a una particolare proteina, chiamata Piezo1, che si trova sulla superficie dei globuli rossi.

Nicole Thornton e i suoi colleghi di NHS Blood and Transplant hanno notato come il gene responsabile di questa proteina varia tra persone con diversi gruppi sanguigni Er. A causa di queste differenze genetiche, un piccolo numero di persone ha aminoacidi alternativi, cioè gli elementi costitutivi di una proteina, nella loro Piezo1. Ciò fa sì che le cellule del sangue con la più comune proteina Piezo1 sembrano estranee al sistema immunitario dei loro corpi.

Il futuro

«Scoprire un nuovo sistema di gruppi sanguigni è come scoprire un nuovo pianeta. Ingrandisce il panorama della nostra realtà», ha dichiarato a Wired Daniela Hermelin della Saint Louis University School of Medicine, che non è stata coinvolta nello studio. «Si aggiunge alla nostra conoscenza di come l’incompatibilità del sangue può influenzare le madri in gravidanza e i loro bambini», spiega.

E ora che i casi di incompatibilità del sangue possono essere potenzialmente attribuiti al gruppo sanguigno Er, aumenta la possibilità che i medici possano diagnosticare correttamente un problema del genere e trattarlo, ad esempio somministrando al bambino una trasfusione di sangue nell’utero.

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