INTERVISTA al cittì argentino degli azzurri

Le lezioni di Gonzalo Quesada: «Il mio nuovo rugby all’italiana»

Con lui in panchina, la Nazionale ha giocato il miglior Sei Nazioni della sua storia con due vittorie e un pareggio. Argentino di nascita, francese d’adozione, un cinquantenne che crede nel potere del dialogo e dello studio. I suoi pensieri sulla dittatura anni ‘80, Maradona, Velasco. «La mia ambizione è costruire una migliore performance tecnica in un ambiente di crescita umana»

Da quando ha preso in mano l’Italia del rugby, esattamente un anno fa, l’ha portata a giocare il miglior Sei Nazioni della storia. Due vittorie e un pareggio, Menoncello eletto miglior giocatore del torneo, il capitano Lamaro miglior placcatore, la meta di Pani (Galles-Italia) votata la più bella. Una sbornia in piena regola da archiviare in fretta, perché il verbo accontentarsi è sconosciuto a Gonzalo Quesada. Meticoloso lo era da giocatore, proverbiale la sua routine dei calci dalla piazzola.

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