Nuove misure anti-Covid entreranno in vigore dal primo febbraio, alcune previste dal decreto dell’esecutivo dello scorso 8 gennaio. Il Consiglio dei ministri di oggi, 31 gennaio, durato solo mezz’ora, ha poi deciso di prorogare per altri dieci giorni l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto e la chiusura delle discoteche. È invece atteso un altro provvedimento in settimana, per riformare il sistema dei colori delle regioni, introdurre nuove regole sulla quarantena nelle scuole e decidere sulla durata del super green pass per chi ha ricevuto la terza dose.

Il prossimo incontro, ha spiegato Draghi in apertura del Cdm, sarà mercoledì e sarà dedicato «a una puntuale ricognizione della situazione relativa ai principali obiettivi Pnrr del primo semestre dell'anno».

Il green pass

Secondo le anticipazioni, la scadenza del super green pass dovrebbe essere abolita per chi ha la terza dose. Per chi invece non ha ricevuto il booster, la certificazione sarà valida per sei mesi. 

Il green pass base, che si può avere anche con l’esito negativo del tampone, da domani sarà invece obbligatorio per entrare negli uffici pubblici, banche e negozi, ad eccezione di alcune categorie individuate dal governo: farmacie, ottici, alimentari, negozi di prodotti per animali e per la casa ed esercizi che vendono carburante.

L’obbligo di presentare il green pass base è stato previsto dal decreto del governo entrato in vigore lo scorso 8 gennaio e la regola si applica già dal 20 gennaio per accedere nei locali di parrucchieri, barbieri e centri estetici.

L’obbligo vaccinale

L’obbligo vaccinale, già presente per gli over 50, da domani si estenderà al personale universitario, dei conservatori e degli istituti tecnici superiori. I controlli sul rispetto dell’obbligo partiranno sempre dal 1 febbraio per chi ha almeno 50 anni, tramite l’Agenzia delle Entrate. In caso di inadempienza la sanzione sarà di 100 euro, una tantum.

Dal 15 gennaio invece i controlli saranno eseguiti dai datori di lavoro: se il lavoratore over 50 non è in possesso del green pass rafforzato viene considerato assente ingiustificato, ma se si trova sul luogo di lavoro senza certificazione la sanzione potrebbe essere tra i 600 e i 1.500 euro.

Mascherine all’aperto

L’obbligo di indossare le mascherine all’aperto è scaduto oggi 31 gennaio ed è stato prorogato dal Cdm per altri dieci giorni, su tutto il territorio nazionale, anche in zona bianca.

Discoteche

L’esecutivo ha raggiunto un accordo anche sulla chiusura delle discoteche: la proroga sarà di 10 giorni. Tra le forze di governo, la Lega era sostenitrice di una chiusura breve, come richiesto dai gestori, che sperano di riaprire entro il 14 febbraio per san Valentino.

La scuola

Tra le priorità, il riordino delle regole sulle quarantene nelle scuole, per ridurre la pressione sul sistema scolastico e sulle famiglie. Il governo dovrebbe infatti estendere alla scuola primaria le regole già in vigore per le medie e le superiori: la didattica a distanza si applicherebbe solo a partire da tre contagi nel gruppo classe, altrimenti, con uno o due positivi, la quarantena si applica solo per chi non è vaccinato o chi è vaccinato da più di 120 giorni e non ha fatto il richiamo, o ancora chi è guarito da più di 120 giorni. 

Il tampone di controllo rimane per le classi che finiscono in Dad, ma non sarà più necessario il doppio tampone, a meno che l’alunno o l’alunna non sia in possesso del super green pass, con cui non serve né il certificato medico né l’esito negativo del tampone, come deciso con il decreto dello scorso 27 gennaio. E per tutti i vaccinati o i guariti la didattica a distanza potrebbe ridurrsi da 10 a 5 giorni. 

All’esame del governo ci sarà poi l’estensione del sistema delle quarantene in vigore per tutti anche a scuola, permettendo a chi è vaccinato con la dose booster, o comunque con una dose o la guarigione da non più di 120 giorni, di non dover fare la quarantena. È sufficiente l’autosorveglianza. Cinque giorni di quarantena per chi ha ricevuto una dose o è guarito da più di 120 giorni e 10 giorni per i non vaccinati. 

Se durante la didattica a distanza si dovessero presentare sintomi come raffreddore, febbre o tosse, occorrerebbe un tampone di controllo, antigienico o molecolare, per poter rientrare in classe. La necessità di un certificato medico rimarrebbe solo per il rientro a scuola dei positivi.

Il decreto Sostegni ter dello scorso 27 gennaio ha inoltre ampliato l’accesso gratuito ai tamponi antigienici, già previsto per le scuole secondarie di primo e secondo grado, alla scuola primaria. 

Nessun cambiamento per la scuola dell’infanzia, dove bambine e bambini non hanno né il vaccino né le mascherine.

Le regioni

Le regioni chiedono al governo di «avviare un percorso di normalizzazione della vita dei cittadini e dell’intero paese». Dalle regioni arriva la richiesta, che dovrebbe essere accolta dall’esecutivo, di rivedere il sistema delle fasce di colore e di distinguere i ricoverati per Covid dai ricoverati con Covid, ossia chi è in ospedale per esigenze diverse e risulta positivo al virus.

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