Dopo l’approvazione da parte del governo israeliano del piano per espandere l’offensiva su Gaza, con l’obiettivo dichiarato di conquistarla militarmente e mantenerne il controllo a tempo indeterminato, la crisi nella Striscia entra in una nuova fase, sempre più drammatica e senza prospettive immediate di soluzione diplomatica.

L’operazione militare, già in corso, dovrebbe ora intensificarsi con il trasferimento forzato di buona parte della popolazione palestinese, sotto una stretta sorveglianza militare e in condizioni umanitarie sempre più critiche.

Nel pomeriggio l’aviazione israeliana ha colpito l’aeroporto di Sana'a, capitale dello Yemen, ritenuto un’infrastruttura strategica del movimento Houthi. I raid, secondo l’Idf, hanno messo fuori uso lo scalo, utilizzato – sostengono fonti militari israeliane – per il trasferimento di armi e miliziani verso Israele. I bombardamenti hanno causato almeno tre morti e decine di feriti, secondo il ministero della Salute di Sanaa. Israele accusa l’Iran di orchestrare gli attacchi Houthi e ha promesso reazioni severe.

Sul fronte politico, i vertici dell’Idf e dello Shin Bet hanno approvato i piani finali per l’espansione dell’offensiva su Gaza, mentre si valuta una possibile visita del presidente americano Donald Trump in Israele, nel quadro di un tour regionale in Medio Oriente.

La prospettiva di un’escalation definitiva ha avuto come immediata conseguenza la brusca frenata del negoziato. Hamas, in un’intervista rilasciata a Drop Site News e riportata da Al Jazeera, ha chiarito che non parteciperà ad alcun nuovo ciclo di colloqui finché l’offensiva continuerà e la popolazione soffrirà la fame. Osama Hamdan, esponente del gruppo, ha ribadito che una tregua a breve termine non è accettabile se non accompagnata da un impegno concreto per il ritiro completo delle truppe israeliane e la fine della guerra. Hamas rifiuta inoltre il disarmo, sostenendo che i palestinesi resterebbero indifesi contro i piani di sfollamento forzato. Le armi, ha detto Hamdan, saranno consegnate solo a guerra finita e con la creazione di uno Stato palestinese indipendente. Ha anche criticato l’Autorità palestinese, accusando i vertici di collaborare con Israele e di non opporsi realmente all’occupazione.

La reazione internazionale non si è fatta attendere. La Francia ha condannato con fermezza il piano israeliano e, tramite il ministro degli Esteri Jean-Noel Barrot, ha parlato apertamente di violazione del diritto umanitario.

Simili parole sono arrivate dalla Cina e dal presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, che ha accusato il governo Netanyahu di voler eliminare "la possibilità fisica" dell’esistenza di due Stati. Costa ha sollecitato l’Unione Europea a una condanna netta e al sostegno della soluzione diplomatica, oltre che al piano della Lega Araba per la ricostruzione di Gaza.

In questo quadro, un gruppo di eurodeputati del Partito Democratico (S&D) ha presentato un’interrogazione urgente alla Commissione europea per chiedere una risposta politica forte e coerente da parte dell’UE.

Intanto, secondo l’Unrwa, oltre 66.000 bambini soffrono di grave malnutrizione nella Striscia. Lo ha dichiarato il portavoce dell’agenzia, Adnan Abu Hasna, intervistato dall’emittente egiziana Al-Ghad. Centinaia di migliaia di palestinesi, ha aggiunto, riescono a consumare un solo pasto ogni due o tre giorni, e la chiusura quasi totale ai convogli umanitari da marzo sta peggiorando la situazione rapidamente. I dati confermano che si sta entrando in una fase in cui la fame e le malattie rischiano di diventare l’arma principale della guerra.

PUNTI CHIAVE

18:06

Houthi: Almeno 3 morti e 38 feriti negli attacchi 

18:03

Netanyahu avverte: "Sangue ricade su chi attacca Israele"

17:55

Media: Trump potrebbe recarsi in Israele la prossima settimana 

18:27

Trump: "Stop a bombardamenti contro Houthi"

Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato che "gli Houthi non vogliono combattere. Fermeremo i bombardamenti contro di loro e accetteremo la loro affermazione che non continueranno a bombardare le navi". Trump ha aggiunto che, prima della sua visita in Medio Oriente, farà "un annuncio significativo". 

18:06

Houthi: Almeno 3 morti e 38 feriti negli attacchi 

Si parla di  almeno 3 morti e 38 feriti" durante 2i raid di Israele in Yemen": lo annuncia il ministero della Salute di Sanaa.

18:05

Katz: Iran responsabile degli attacchi Houthi a Israele

"Il gruppo terroristico Houthi ha tentato di colpire l'aeroporto Ben-Gurion e, in risposta, oggi abbiamo distrutto l'aeroporto di Sanaa. Inoltre, abbiamo colpito altri obiettivi, a seguito degli attacchi di ieri al porto di Hodeida, colpendo ulteriori infrastrutture nazionali. Chi ci colpisce , noi lo colpiremo sette volte tanto. Questo è anche un messaggio di avvertimento al capo della piovra iraniana: 'Siete direttamente responsabili di ogni attacco degli Houthi contro lo Stato di Israele e pagherete interamente le conseguenze". Lo ha dichiarato il ministro della Difesa Israel Katz. 

18:03

Netanyahu avverte: "Sangue ricade su chi attacca Israele"

"Ho detto molte volte che chi attacca lo Stato di Israele, lo fa a proprio rischio e pericolo. Ieri ho detto che l'attacco degli Houthi non avrebbe ricevuto una sola risposta simbolica, ma molteplici colpi. Ieri abbiamo dato un colpo duro al porto di Hodeida. Oggi i nostri aerei hanno attaccato l'aeroporto di Sanaa, un aeroporto che consente al loro esercito terroristico di operare e funge da ingresso aereo per lo Stato del terrore, che permette il lancio di missili contro di noi". Lo ha dichiarato il prermier israeliano Benyamin Netanyahu. "La decisione su quando rispondere, come farlo e contro quali obiettivi è una valutazione che facciamo ogni volta. E questo vale anche per il patrocinatore degli Houthi, l'Iran, che senza la sua approvazione e il suo continuo supporto, gli Houthi non sarebbero in grado di condurre questi attacchi missilistici criminali contro di noi", ha aggiunto. "Il presidente Trump l'ha detto un mese e mezzo fa. Io lo ripeto oggi - regoleremo i conti con chiunque attacchi lo Stato di Israele"

17:55

Media: Trump potrebbe recarsi in Israele la prossima settimana 

Il presidente americano Donald Trump potrebbe recarsi in Israele la prossima settimana, nell'ambito del suo viaggio in Medioriente. Lo scrive il quotidiano israeliano Maariv citando un funzionario di Tel Aviv. La visita di Trump in Israele ''non è affatto definita, ma ci sono contatti in corso e stiamo prendendo in considerazione questa possibilità'', ha affermato il funzionario israeliano. Durante il suo tour in Medioriente Trump si recherà in Arabia Saudita, Qatar e negli Emirati Arabi Uniti e incontrerà i leader del Golfo in un vertice regionale.

17:20

Via libera Idf e Shin Bet a piani offensiva Gaza

Il capo di Stato maggiore delle forze armate israeliane, il generale Eyal Zamir, e il direttore dello Shin Bet, Ronen Bar, hanno approvato i piani tattici finali per ampliare l'offensiva a Gaza. Ne ha dato notizia la stampa israeliana. I comandanti dell'Idf e dello Shin Bet hanno dunque pronti i dettagli operativi sul teatro dell'operazione e le forze su cui potranno contare. 

16:33

Houthi: Israele ha varcato la linea rossa, risponderemo

"Israele ha varcato la linea rossa e ora deve aspettarsi una risposta": lo affermano responsabili Houthi citati da al Arabiya.

16:32

Tajani: conquista Gaza? Sosteniamo progetto egiziano

"Abbiamo sempre la stessa posizione, noi sosteniamo il progetto egiziano approvato dai Paesi arabi, il progetto nel quale noi ci riconosciamo e che sosteniamo". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, commentando il piano di conquista di Gaza che è stato approvato dal gabinetto di sicurezza israeliano.

16:32

Tajani: "Al lavoro con Israele per ripresa Food for Gaza"

Stiamo lavorando con Israele, con l'Autorità nazionale palestinese, con il Programma alimentare mondiale dell'Onu per cercare di aprire un varco per far passare gli aiuti alimentari italiani e far entrare il progetto Food for Gaza di nuovo in quel territorio consegnando direttamente alla popolazione palestinese, senza passare attraverso Hamas". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani.   "Il nostro ambasciatore presso Israele, il nostro console a Gerusalemme, i nostri ambasciatori all'Onu e presso la Fao sono al lavoro per cercare di accelerare i tempi per far arrivare il prima possibile i nostri aiuti alla popolazione civile palestinese. Questa per noi rappresenta una priorità", ha detto Tajani, sottolineando che "ne parlerà" con l'omologo israeliano Gideon Saar.

15:53

Idf: "Abbiamo messo fuori uso l'aeroporto di Sanaa"

L'aeronautica militare israeliana ha attaccato poco fa e distrutto infrastrutture degli Houthi presso l'aeroporto principale di Sanaa, nello Yemen, provocandone la completa inutilizzabilità. Lo abbiamo messo fuori uso. Questo è avvenuto in seguito al lancio di razzi da parte dell'organizzazione terroristica contro l'aeroporto Ben Gurion" di domenica scorsa. Lo ha dichiarato il portavoce dell'Idf aggiungendo che l'aeroporto viene utilizzato dagli Houthi per il trasferimento di armi e miliziani ed è regolarmente operato dal regime Houthi a fini terroristici.

15:17

Houthi, colpita dai raid israeliani anche centrale elettrica

Anche la centrale elettrica di Dhahban e la fabbrica di cemento Amran sono state colpite dai caccia israeliani: lo riferisce la tv degli Houthi al Masirah.

14:53

Houthi: "Sana'a sotto attacco aereo israeliano"

La capitale yemenita Sana'a a è sotto attacco: lo riferisce la tv degli Houthi al-Masira. Secondo i media sauditi aerei israeliani sono entrati nello spazio aereo yemenita. 

"Caccia israeliani hanno compiuto diversi raid sull'aeroporto" internazionale di Sanaa: lo riferisce l'emittente degli Houthi, al Masirah. In precedenza l'Idf aveva invitato all'evacuazione dall'area. 

14:52

Israele conferma gli attacchi all'aeroporto di Sana'a

Israele conferma che gli attacchi sono iniziati a Sana'a, la capitale dello Yemen, dopo l'avviso di evacuazione del portavoce in lingua araba dell'Idf. 

14:45

Incontro tra Idf e Shin Bet per approvare l'offensiva Gaza

Il capo di Stato maggiore della difesa, il generale Eyal Zamir, e il capo uscente dello Shin Bet, Ronen Bar, hanno incontrato i vertici militari per discutere e approvare i piani per la nuova offensiva a Gaza. Lo riporta il Times of Israel. 

13:46

Smotrich: "Gaza sarà totalmente distrutta"

Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha assicurato che Gaza sarà "totalmente distrutta" nella guerra tra Israele e il movimento islamista palestinese Hamas.

L'esponente di estrema-destra è certo che la popolazione, dopo essere stata sfollata a sud secondo il piano approvato dal governo, comincerà a "partire in gran numero per paesi terzi"

13:38

Unrwa: oltre 66.000 bambini soffrono di malnutrizione a Gaza

 "Centinaia di migliaia di palestinesi consumano un solo pasto ogni due o tre giorni" e "più di 66.000 bambini soffrono di grave malnutrizione" nella Striscia di Gaza a causa del blocco imposto a inizio marzo da Israele all'ingresso degli aiuti nell'enclave palestinese. Lo ha detto il portavoce dell'Unrwa, Adnan Abu Hasna, in un'intervista rilasciata all'emittente panaraba egiziana Al-Ghad Tv. 

12:49

Qatar: "Lavoriamo ancora per un cassato il fuoco"

"Nonostante la situazione sul terreno e la prospettiva di una nuova offensiva israeliana in grande stile, si continua a lavorare per un cessate il fuoco a Gaza". A riferirlo è stato il Qatar, mediatore dei negoziati insieme con l'Egitto. 

11:43

Hamas, si ad una tregua solo se lunga e con ritiro completo Israele dalla Striscia 

Hamas ha ribadito le sue condizioni per un eventuale accordo con Israele, escludendo negoziati finché l’offensiva israeliana si intensifica e la popolazione soffre. In un’intervista a Drop Site News, riportata da Al Jazeera, Osama Hamdan ha elencato i punti irrinunciabili per la trattativa. Hamas respinge l'ipotesi di una tregua senza il ritiro totale di Israele e la fine della guerra, chiedendo un periodo di cinque-sette anni per costruire fiducia e stabilità. Il gruppo si oppone al disarmo, temendo che i palestinesi restino vulnerabili agli sfollamenti forzati. Le armi saranno consegnate solo dopo la creazione di uno Stato palestinese indipendente. Hamdan ha anche criticato l'Autorità palestinese, accusandola di collaborare con Israele, e ha messo in dubbio la credibilità del presidente Abbas e del suo vice al-Sheikh.

10:27

Starmer sente Macron, allarme per l'escalation a Gaza

Il primo ministro britannico Keir Starmer e il presidente francese Emmanuel Macron hanno espresso "entrambi profonda preoccupazione per la situazione a Gaza in seguito agli ultimi sviluppi", invocando la necessità un rilancio del "processo di pace" israelo-palestinese verso la soluzione dei due Stati.

Lo riportano oggi i media del Regno, citando un comunicato diffuso da Downing Street relativo ad un colloquio telefonico svoltosi ieri sera. I due leader hanno discusso anche del vertice bilaterale Gb-Francia fissato orientativamente nei prossimi mesi.

 

10:06

Interrogazione urgente Pd in Europarlamento: Serve una risposta forte al piano su Gaza

È stata presentata da alcuni esponenti Pd (S&D) un'interrogazione urgente alla Commissione europea per chiedere una risposta politica forte e coerente alla gravissima situazione nella Striscia di Gaza.

A firmarla, Sandro Ruotolo, Alessandro Zan, Cecilia Strada, Mimmo Lucano, Annalisa Corrado e Marco Tarquinio. L'interrogazione - sintetizza una nota - denuncia il piano recentemente approvato dal governo israeliano, che prevede non solo l'occupazione militare permanente della Striscia, ma anche il trasferimento forzato della popolazione palestinese e il controllo assoluto su risorse vitali come cibo, acqua, medicinali e assistenza sanitaria.

Secondo le informazioni rese pubbliche, gli aiuti umanitari verrebbero drasticamente ridotti: appena sessanta camion al giorno, un decimo di quelli che arrivavano prima del 7 ottobre 2023, e distribuiti esclusivamente in campi recintati, accessibili solo a chi si sarà registrato tramite riconoscimento elettronico. La distribuzione avverrebbe sotto ispezione militare israeliana, con l'intervento iniziale di società di sicurezza private statunitensi e l'accesso limitato al personale umanitario internazionale.

"Le principali organizzazioni umanitarie, dalle Nazioni Unite alla Croce Rossa, hanno già respinto questo schema definendolo irricevibile e contraddittorio rispetto ai principi fondamentali del diritto umanitario - evidenziano gli eurodeputati Pd -. Imporre ai civili di muoversi verso aree militarizzate per ottenere aiuti significa mettere deliberatamente a rischio la loro vita. Significa piegare la sopravvivenza a una logica di controllo, separazione, sottomissione".

09:42

La Cina si oppone al proseguo delle operazioni militari dell'Idf a Gaza

La Cina ha dichiarato di "opporsi" alle operazioni militari israeliane a Gaza. "La Cina segue da vicino la situazione tra Palestina e Israele e si oppone alla continuazione delle operazioni militari israeliane a Gaza", ha dichiarato Lin Jian, portavoce del ministero degli Affari esteri cinese, durante una conferenza stampa.

09:33

La Francia condanna fermamente i piani di Israele su Gaza: "Israele viola il diritto umanitario"

Il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, ha espresso la sua "ferma condanna" del piano di Israele di conquistare Gaza e della sua nuova campagna militare sul territorio palestinese. "Questo non è accettabile", ha dichiarato Barrot alla radio Rtl, aggiungendo che il governo israeliano "sta violando il diritto umanitario".

Secondo il capo della diplomazia francese, ora "la necessità urgente è un cessate il fuoco e un accesso senza restrizioni agli aiuti umanitari, su larga scala".

09:28

Costa: "Israele vuole eliminare la possibilità fisica dei due Stati, l'Europa la condanni"

 "Ciò che sta cercando di fare" il governo israeliano di Benjamin Netanyahu è "distruggere la possibilità fisica dell'esistenza di due Stati, perché continua a distruggere Gaza e compie azioni molto violente in Cisgiordania". Lo ha detto il presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa, alla radio spagnola Cadena Ser. "Sta cercando di attuare un piano inaccettabile di sostituzione della popolazione a Gaza", ha aggiunto il politico portoghese, sostenendo perciò che l'Unione Europea, quindi, deve "condannare assolutamente l'atteggiamento di violazione del diritto internazionale di Israele", "appoggiare la soluzione dei due Stati" e "dare appoggio al piano della Lega Araba per la ricostruzione di Gaza". 

09:20

Il rappresentante della Palestina all'Onu invia tre lettere ai vertici delle Nazioni Unite

Il rappresentante permanente dello Stato di Palestina presso le Nazioni Unite, Riyad Mansour, ha inviato tre lettere al segretario generale delle Nazioni Unite, al presidente del Consiglio di sicurezza per questo mese (Grecia) e al presidente dell'Assemblea generale in merito alla guerra in corso nella Striscia di Gaza.

Nelle missive, Mansour ha menzionato la decisione di Israele di impedire l'ingresso di qualsiasi fornitura umanitaria alla popolazione civile palestinese per oltre due mesi, in concomitanza con il proseguimento degli attacchi. Secondo Mansour, questa strategia rivela "una chiara intenzione israeliana di affamare a morte il popolo palestinese".

Il diplomatico ha inoltre condannato le ripetute uccisioni degli operatori umanitari, ricordando che il 2 maggio Israele ha bombardato una nave dell'organizzazione internazionale non governativa Freedom Flotilla Coalition in acque maltesi, che trasportava cibo e altri aiuti umanitari, mettendo a rischio la vita di 16 operatori e attivisti per i diritti umani. 

09:12

Mezzaluna rossa: morti in attacchi israeliani in diverse zone della Striscia 

Le Forze di difesa di Israele (Idf) hanno ucciso almeno tre persone e ne hanno ferite altre negli attacchi aerei lanciati dall'alba di oggi sulla Striscia di Gaza. Lo ha riferito la Mezzaluna rossa palestinese, secondo cui due persone sono morte in un attacco presso un'abitazione, nei pressi della scuola di Al Sawarah, a nord della città di Al Zawaida, nella Striscia di Gaza centrale. I due sono stati trasferiti all'Ospedale dei Martiri di Al Aqsa a Deir el Balah.

Alcune fonti citate dall'agenzia di stampa palestinese "Wafa" hanno riferito che una minore è stata uccisa in un attacco su una tenda per sfollati nella zona occidentale di Al Mawasi, a Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza. Anche i quartieri di Zeitoun, Shujaiyya e Al Tuffah, a est di Gaza City, sono stati bombardati, in concomitanza con il fuoco di veicoli militari contro abitazioni civili a est della città. Nella giornata di ieri, le Idf hanno ucciso almeno 50 persone, mentre decine sono rimaste ferite.

08:57

Colloquio tra Usa e Giordania: re Abdullah chiede cessate il fuoco e il rientro degli aiuti a Gaza

A Washington, il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, ha incontrato re Abdullah II di Giordania. Secondo quanto riferito dal dipartimento di Stato il colloquio ha riguardato principalmente questioni bilaterali, la situazione a Gaza e gli sviluppi in Cisgiordania e Siria.

Il sovrano ha ribadito l'importanza di "creare un orizzonte politico per un pace giusta" sulla base della soluzione dei due stati e ha avvertito dei "rischi" connessi a "misure unilaterali contro i palestinesi" in Cisgiordania.

08:06

Hamas: Non siamo più interessati ai colloqui con Israele, mettete fine alla "guerra della fame"

Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato che il gruppo palestinese non è più interessato ai colloqui per una tregua con Israele e ha esortato la comunità internazionale a porre fine alla "guerra della fame" messa in atto da Israele contro Gaza.

"Non ha senso avviare colloqui o prendere in considerazione nuove proposte di cessate il fuoco finché la guerra della fame e la guerra di sterminio continuano nella Striscia di Gaza", ha dichiarato Basem Naim, membro dell'ufficio politico di Hamas, esortando la comunità internazionale "a fare pressione sul governo Netanyahu affinchè ponga fine ai crimini di fame, sete e uccisioni" a Gaza.

Le sue parole arrivano all'indomani dell'annuncio dell'esercito israeliano di operazioni estese nella Striscia, che comprenderanno anche il trasferimento della "maggior parte" dei suoi residenti. 

07:55

Gli Houthi ribadiscono il sostegno a Gaza e annunciano una risposta ai raid in Yemen

Hezam al-Asad, esponente politico degli Houthi, ha minacciato una risposta “dura ed eclatante” dopo i raid “israelo-americani” che hanno colpito il porto di Hodeidah e un cementificio a Bajil. Su X, parla di “crimine efferato” e promette ritorsioni “imminenti, dolorose e sorprendenti”. Gli Houthi ribadiscono il sostegno a Gaza e minacciano nuovi attacchi contro Israele.

07:51

Witkoff: "Israele scelga l'unità e non la divisione"

L’inviato speciale USA Steve Witkoff ha esortato Israele a "scegliere l’unità anziché la divisione" pochi giorni prima del Giorno dell’Indipendenza, che sarà il 14 maggio, definito "agrodolce" per la presenza di 59 ostaggi ancora nelle mani di Hamas.

Le sue parole, insolite per un funzionario americano, arrivano mentre il governo Netanyahu approva l’espansione dell’offensiva a Gaza, in contrasto con un’opinione pubblica sempre più favorevole a una tregua in cambio del rilascio degli ostaggi.

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