La ministra dei Trasporti è stata sentita dai magistrati di Perugia per aver aiutato il suo amico Fabio Paratici, dirigente della Juventus, che cercava di accelerare le pratiche per la cittadinanza italiana al calciatore Luis Suàrez, in arrivo dal Barcellona
- Quando interviene De Micheli sono ancora in vigore i decreti Sicurezza di Matteo Salvini che hanno fissato a 48 mesi il termine per rispondere alle richieste di cittadinanza, la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha ispirato la riforma che lo ha ridotto a 36 mesi.
- Una persona normale, cioè, poteva sperare di ottenere una risposta dal ministero entro quattro anni, Paratici e la Juventus pretendevano di avere il responso in pochi giorni.
- C’è un margine di discrezionalità da parte del ministero, ma un’accelerazione può avvenire soltanto con pieno coinvolgimento del ministro, non è certo una decisione che può prendere da solo il capo di gabinetto.
Lo scandalo dell’esame finto di italiano per dare la cittadinanza al calciatore Luìs Suárez può diventare uno scandalo di governo che coinvolge due ministeri e, in particolare, la ministra dei Trasporti Paola De Micheli. A inizio settembre mentre tutti la pensavano occupata soltanto a organizzare (poco) i mezzi pubblici per la riapertura delle scuole e a trattare sul futuro di Autostrade per l’Italia, De Micheli ha dato un aiuto al suo amico d’infanzia Fabio Paratici, alto dirigente della Juvent



