Gli affari dell’imprenditore indagato nell’inchiesta sulla centrale dello spionaggio. Secondo gli inquirenti la sua azienda «fungerebbe da strumento di investigazione privata illecita attiva sul territorio italiano»
«Ricattare, estorcere, condizionare la vita politica e imprenditoriale» del paese. Questa la missione del gruppo che orbitava attorno al presidente della fondazione Fiera Milano legatissimo alla destra milanese. Nelle carte emergono anche i contatti con pezzi dei servizi segreti. Ma le connivenze presunte o reali con gli 007 non hanno ancora un nome. Del capitolo “misteri della banda” fa parte anche la storia imprenditoriale di Andrea De Donno, indagato perché tra i «fornitori» di servizi al gru



