Ha lanciato una frecciata ai cardinali No-vax, ribadito contrarietà ai matrimoni gay con un’apertura alle leggi sulle unioni civili e risposto alla domanda sulla questione della comunione per i politici che supportano l’aborto: sono questi i temi affrontati da papa Francesco nella conferenza stampa di ieri, durante il volo di ritorno da Bratislava al termine del viaggio in Ungheria e Slovacchia. 

L’incontro con Orbàn

Bergoglio ha risposto a una domanda sul suo colloquio con il premier ungherese Viktor Orbàn, durante la prima giornata del viaggio. «Il primo tema è stato l’ecologia», ha detto il papa, «davvero chapeau a voi ungheresi, per la coscienza ecologica che voi avete. Mi ha spiegato come purificano i fiumi, cose che io non sapevo». «Poi io gli ho fatto una domanda sull’età media, sono preoccupato per l’inverno demografico», ha proseguito Francesco: «Come si risolve? Il presidente mi ha spiegato la legge che hanno per aiutare le coppie giovani a sposarsi, ad avere figli. Interessante, è una legge che assomiglia abbastanza alla legge francese, ma più sviluppata». Il papa ha detto di non aver discusso con Orbàn del tema dell’immigrazione.

Le leggi sugli omosessuali

Un altro tema che Bergoglio non ha affrontato nel suo colloquio con il presidente ungherese è quello della controversa legge contro la pedofilia, nella quale è anche sancito il divieto ad affrontare temi legati all’omosessualità in contesti frequentati da minori. Rispondendo a una domanda sulla risoluzione del Parlamento europeo in tema di diritti Lgbt, il papa ha detto che per la Chiesa «il matrimonio è il matrimonio», ma ha ribadito un’apertura nei confronti delle leggi sulle unioni civili. «Ci sono leggi che cercano di aiutare le situazioni di tanta gente che ha un orientamento sessuale diverso. È importante che si aiuti la gente, ma senza imporre cose che nella Chiesa non vanno. Se una coppia omosessuale vuole vivere insieme, gli Stati hanno possibilità civilmente di sostenerla, di dare loro sicurezza di eredità e salute». Bergoglio ha citato i Pacs francesi, che danno la possibilità anche a coppie di amici di «organizzare la loro vita insieme», come recita il codice civile.

Di fronte alla domanda posta da un giornalista slovacco sui vaccini, «che hanno diviso i cristiani» nel paese, Bergoglio ha definito «strana» la resistenza dei No-vax. «L’umanità ha una storia di amicizia con i vaccini: il morbillo, la poliomielite», ha detto il papa, «forse questa virulenza è dovuta all’incertezza, non solo della pandemia». 

Anche fra i cardinali «ci sono alcuni negazionisti e uno di questi, poveretto, è ricoverato con il virus», ha continuato il papa, con quello che sembra un riferimento alla vicenda del cardinale americano Raymond Leo Burke, che ha trascorso alcuni giorni in terapia intensiva per il Covid-19. 

Il papa ha anche risposto a una domanda sulla dibattito in corso fra i vescovi statunitensi e la possibilità di negare la comunione al presidente Joe Biden, che è cattolico ma favorevole all’aborto.

Aborto e comunione

Dal pontefice è nuovamente arrivata una ferma condanna dell’aborto: con una similitudine già usata in precedenza, Francesco ha paragonato l’interruzione di gravidanza ad «assumere un sicario per uccidere una vita umana». Ma Bergoglio ha detto che i vescovi devono affrontare la questione dell’eucaristia come pastori, non come politici: «Cosa deve fare il pastore? Essere pastore, non andare condannando. Ma anche il pastore degli scomunicati? Sì, è pastore e deve essere pastore con lui, essere pastore con lo stile di Dio. E lo stile di Dio è vicinanza, compassione e tenerezza».

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