La Bimbo è un’azienda di eccellenza. Gli standard di qualità sono altissimi. La glassa deve essere uniforme, il sesamo deve essere applicato in un certo modo. Ogni pezzo costa in produzione meno di un euro, dalle macchine ne escono 45mila all’ora, ma capita di doverne scartare chili e chili. Per 24 anni il lavoro non si era mai fermato. La proposta d’aumento di 17 euro al mese ha acceso la protesta.
Quando ventiquattro anni fa cominciarono a tirare su i capannoni, per Bomporto giravano delle voci. «Tutti volevano andare a lavorare in quell’azienda nuova. Vado a fare i panini per McDonald’s, si diceva in paese». Daniela ha 43 anni e fa i turni alla Bimbo da quasi diciotto. Abita a tre chilometri da lì, e questa non è una cosa da poco perché le spese sono tante, lei ha un mutuo da pagare, la vita è sempre più cara, il potere d’acquisto sempre più basso, e se puoi risparmiare qualcosa sulla b



