È il 17 maggio 2022 e a Palazzo Chigi c’è Mario Draghi. Nella sua squadra di governo è entrato, a settembre dell’anno precedente, l’astro nascente della classe dirigente leghista, Federico Freni, sottosegretario alle finanze. L’avvocato e docente, in quota Salvini, quel giorno ha un impegno importante. Deve correre a casa di Verdini, in pieno centro a Roma, suocero del segretario leghista.

L’incontro emerge dalla lettura degli atti dell’indagine sulla cricca che ha messo le mani sugli appalti Anas e che ha portato i pubblici ministeri della procura di Roma a iscrivere sul registro degli indagati i Verdini per corruzione, Denis e Tommaso. A casa dell’ex senatore di Forza Italia, pregiudicato per bancarotta fraudolenta, Freni si presenta alle 16:10 «a bordo di una Fiat Tipo di colore grigio, con lampeggiante e paletta esposti. Freni scendeva dalla macchina ed entrava presso l'abitazione di Verdini dopo aver sostato per alcuni attimi nell'androne», annotano i finanzieri.

All’incontro partecipavano i Verdini, il socio Fabio Pileri, anche lui indagato, e il sottosegretario in carica, Freni, oggi nuovamente al governo con Giorgia Meloni, presidente del Consiglio. «Alle ore 16:30 circa, Pileri usciva dalla casa di Verdini e si incamminava a piedi verso via del Tritone», scrivono i militari. Proprio quel Pileri, all’epoca socio e amico di Andrea Carminati, figlio incensurato dell’ex terrorista nero e in buoni rapporti con la mala romana, Massimo Carminati, detto “Er cecato”. «Alle ore 16:50 circa, Federico Freni usciva e saliva a bordo dell'auto per allontanarsi subito dopo», si legge nell’annotazione.

Freni, non indagato, è protagonista anche di un altro episodio. Tommaso Verdini, nel dicembre 2021, si era prodigato per procurargli i biglietti per la prima della Scala a Milano, e per prenotargli un tavolo in un noto ristorante milanese. «Nessuna preoccupazione», ha commentato il sottosegretario dopo la pubblicazione di alcune intercettazioni che lo chiamavano in causa, come quando Pileri intercettato dice che «Freni si è messo a disposizione». Ora emerge anche la corsa in auto verso casa dei Verdini con paletta e lampeggiante. Intanto sul fronte dell’inchiesta, questa mattina negli interrogatori di garanzia, Verdini jr e Pileri si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al giudice. 

 

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