Andrea Soldi è morto dopo un trattamento sanitario obbligatorio nel 2015 a causa dei metodi brutali dei vigili. Gli agenti condannati. Amnesty: «Esempio di uno Stato che si accanisce». Il viaggio di Domani tra gli abusi
«Chissà che il mio futuro mi riserverà cose belle come stasera e sicuramente migliori». A scrivere queste parole tra il 19 e il 20 aprile del 1996 è Andrea Soldi, giovane torinese a cui qualche anno prima era stata diagnosticata la schizofrenia. Quasi vent’anni dopo, in un’afosa giornata di agosto del 2015, a spezzare la sua vita saranno le braccia di tre agenti della polizia municipale nel tentativo di praticargli un Trattamento sanitario obbligatorio (Tso) che, sottolinea la sorella Maria Cris



