Le istituzioni europee si sono indignate per la campagna di Donald Trump a sostegno della costruzione di un muro lungo il confine con il Messico per bloccare l’immigrazione. Eppure negli stessi anni quelle stesse istituzioni ne hanno eretto un altro, invisibile, nel Mediterraneo centrale: un sistema di sorveglianza marittima, che si nutre dei dati ricevuti dai droni, dalle perlustrazioni dei velivoli di Frontex (l’agenzia europea delle frontiere), dagli elicotteri delle forze di polizia. In que

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Droni e spese pazze: l’accordo con la Libia ha favorito industrie e Frontex
Negli stessi anni il budget dell’Agenzia europea delle frontiere è aumentato raggiungendo 500 milioni, che diventeranno oltre 1 miliardo nei prossimi anni. Oltre a costi alti per la comunicazione e party per i dipendenti, a febbraio ha bandito una gara d’appalto da 112 milioni per realizzare la nuova sede a Varsavia, dopo che quell’attuale era stata ristrutturata non senza generare sospetti tra i giudici della corte dei conti, come dimostrano i documenti letti da Domani. A beneficiare di questi fondi anche le grandi multinazionali degli armamenti che hanno vinto appalti banditi da Frontex
Giovanni Tizian e Gaetano De Monte
08 aprile 2021 • 07:00Aggiornato, 08 aprile 2021 • 08:06
Foto: Getty


