Sono state presentate due interrogazioni parlamentari per chiedere al governo spiegazioni sul progetto della cittadella militare a Coltano, nel parco di san Rossore Migliarino Massaciuccoli in Toscana. La prima a firma dei parlamentari di ManifestA, con Yana Ehm Chiara in testa, indirizzata al presidente del Consiglio Mario Draghi. 

  • Nell’interrogazione depositata si legge come la decisione «violerebbe gli stringenti vincoli ambientai e paesaggistici gravanti sull’area per un progetto che prevede 440mila metri cubi di nuove edificazioni, in un’area complessiva di 730 mila mq». Inoltre viene sottolineato come i programmi di difesa dell’Unione europea «siano inficiati da conflitti d’interesse e siano al di sotto degli standard etici». Tra le richieste dell’atto ispettivo dei parlamentari di Manifesta c’è anche quello di chiedere conferma se parte dei soldi del Pnrr vengano destinati al finanziamento delle strutture militari in Italia. Anche perché la gestione del Piano di ripresa «passa attraverso “semplificazioni” che potrebbero lasciare spazio a possibili fenomeni corruttivi» sempre a quanto si legge nel’interrogazione.
  • Il secondo atto ispettivo è invece promosso da Nicola Fratoianni, di Sinistra Italiana, nei confronti del ministro della Difesa Lorenzo Guerini e quello della Transizione ecologica Roberto Cingolani. Fratoianni ribadisce il rischio di «procedure semplificate ed eccezionali che scavalcano i livelli decisionali territoriali», derogando alcune norme e cancellando «ogni forma di partecipazione dei cittadini». Per il deputato, inoltre, i piani di “ripresa e resilienza” non dovrebbero essere perseguiti tramite la cementificazione di riserve naturali e il loro utilizzo come sede di attrezzature belliche. 
  • Domani aveva raccontato di come la notizia della creazione della base militare avesse allarmato sia le istituzioni locali che gli ambientalisti a causa dei possibili rischi irreversibili che potrebbe comportare. Secondo il progetto, la cittadella dovrebbe ospitare i paracadutisti “Tuscania”, il gruppo d’intervento speciale del primo reggimento Carabinieri, e il centro cinofili. 

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