Mentre il primo ministro britannico Borish Johnson firma accordi per la cooperazione militare in caso di attacco con Svezia e Finlandia, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky avverte che sulle trattative diplomatiche per mettere fine al conflitto gli ucraini stanno perdendo la pazienza. Negli Stati Uniti intanto arriva il via libera della Camera dei rappresentanti al nuovo pacchetto di aiuti da 40 miliardi di dollari destinato all’Ucraina.

Gli accordi di Johnson

Il primo ministro britannico Borish Johnson ha visitato ieri Svezia e Finlandia dove ha firmato accordi per fornire reciproca cooperazione militare in caso di attacco. Svezia e Finlandia sono sulla strada di interrompere una lunga tradizione di neutralità chiedendo formalmente adesione alla Nato. L’adesione, se confermata, sarà completata nei prossimi mesi, ma ha già suscitato reazioni del governo russo che ha avvertito che ci saranno «conseguenze» in seguito a questa scelta.

Nell’attesa dell’adesione all’alleanza, che impone di difendere qualsiasi membro si trovi sotto attacco, Johnson ha incontrato la prima ministra svedese Magdalena Andersson e, poche ore dopo, il presidente finlandese Sauli Niinisto. I dettagli degli accordi firmati non sono stati divulgati, ma Johnson ha spiegato che in caso di attacco militare o disastro naturale è possibile che l’aiuto reciproco prenda la forma di invio di truppe in caso venga richiesto da una delle parti.

«Abbiamo deciso di affrontare insieme le sfide future del tempo di pace, di quello di crisi o di quello di guerra», ha detto la prima ministra svedese Andersson. «Mentre riflettiamo sull’adesione alla Nato, la nostra intenzione è di rafforzare la sicurezza del nostro paese in ogni modo», ha detto poche ore dopo il presidente finlandese Sauli Niinisto.

Zelensky a Science Po

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che il suo paese sta perdendo la pazienza per quanto riguarda i negoziati diplomatici per mettere fine al conflitto. Intervenuto in videocollegamento all’università francese Science Po, Zelensky ha detto che la finestra per una soluzione pacifica si sta chiudendo. «Siamo pronti a condurre negoziati fino a che non sarà troppo tardi», ha detto. «Dopo ogni nuova Bucha, dopo ogni nuova Mariupol» e dopo la scoperta di nuove atrocità «la possibilità di negoziare scompare, così come quella di risolvere diplomaticamente il conflitto».

Nuovi aiuti dagli Usa

La Camera dei rappresentati degli Stati Uniti ha approvato un pacchetto da 40 miliardi di dollari di aiuti destinati all’Ucraina. Il presidente degli Stati Uniti aveva inizialmente richiesto uno stanziamento di 33 miliardi di dollari, sostenendo che le risorse autorizzate all’inizio della guerra erano ormai esaurite.

La Camera, a maggioranza democratica, ha aumentato lo stanziamento di circa sette miliardi rispetto alla proposta del presidente. La gran parte degli aiuti sono di natura militare. Affinché la legge entri in vigore ora serve l’approvazione del Senato, dove i democratici contano un solo voto più dei repubblicani. Il leader della maggioranza, il democratico Chuck Schumer, ha detto che il Senato «si muoverà rapidamente» per approvare il pacchetto.

 

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