- Da quando il 9 luglio Gkn ha annunciato la chiusura della fabbrica di Campi Bisenzio e il licenziamento di 422 lavoratori, questi hanno indetto un’assemblea permanente davanti alla fabbrica con l’intenzione di far ripartire la produzione.
- Ieri pomeriggio in prefettura a Firenze, si è tenuto il tavolo “urgente” sulla vertenza Gkn. In un primo momento, l’amministratore delegato Andrea Ghezzi ha confermato i licenziamenti, ma a margine del tavolo la vice ministra Todde ha dichiarato che «l’azienda ha dato disponibilità a valutare un possibile percorso di interlocuzione».
- I sindacati confederali hanno chiesto al governo di approvare una norma che impedisca alle multinazionali estere di delocalizzare. La legge prenderà spunto dalla cosiddetta “legge Florange” francese.
Il 9 luglio quando Gkn, l’azienda del comparto automotive di proprietà del fondo britannico Melrose, ha ufficializzato l’avvio della procedura di licenziamento collettivo, inviando una mail ai 422 operai dello stabilimento di Campi Bisenzio, il loro primo pensiero è stato agire. Da quel giorno, infatti, in cinquecento – ci sono anche i dipendenti delle ditte in appalto – hanno indetto un’assemblea permanente davanti alla fabbrica con l’intenzione di far ripartire la produzione. Matteo Moro ha 4



