- Marzia Sabella, in attesa che il Consiglio superiore della magistratura scelga il nuovo procuratore capo di Palermo dopo la nomina di Francesco Lo Voi a Roma, reggerà per molti mesi le sorti di uno degli uffici giudiziari più strategici del paese.
- In un’inchiesta su una cinquantina di bambini abusati ha esteso l’associazione per delinquere alle organizzazioni di pedofili, una scelta che ha fatto scuola: da quel momento tanti altri magistrati italiani hanno seguito la sua strada.
- In mezzo a una mezza dozzina di colleghi maschi insegue per cinque anni le tracce di Bernardo Provenzano, il fantasma di Corleone. Poi le indagini su Matteo Messina Denaro e i misteri trapanesi.
Nella Palermo appena ferita dalle bombe abitava in un quartiere, non lontano dal tribunale, dove i vicini sapevano che era un’insegnante di religione. «Mia moglie Marzia, professoressa», la presentava Vittorio, medico otorinolaringoiatra, conosciuto sui banchi del liceo. Era composta, silenziosa, nella città attraversata dai cortei delle blindate che scaricavano magistrati all’ingresso di quel cubo di granito e cemento che è il palazzo di Giustizia, il sostituto procuratore della repubblica M



